Dispiace dover constatare che nel corso della già grave situazione determinata dalla occupazione della federazione provinciale di Alleanza Nazionale sono state messe in atto violente azioni denigratorie nei confronti dell’avvocato Massimo Ciullo e della dottoressa Anna Carlucci. Anche questo aspetto dà la misura di quanto elevato sia stato il grado di irresponsabilità di coloro che si sono resi protagonisti dell’occupazione temporanea dei locali della federazione.

E’ bene precisare che non è con la denigrazione che è possibile farsi strada nel nostro partito. La scelta di affidare a Ciullo e Carlucci il compito di contribuire, con il proprio bagaglio culturale e di esperienza politica, all’assolvimento dei compiti del direttivo provinciale di AN risiede nella consapevolezza delle loro capacità. E’ bene precisare che il direttivo non può essere assimilabile ad un’assemblea plenaria degli iscritti e pertanto risulta evidente che solo alcuni potranno farne parte. Qualsiasi decisione non potrà mai soddisfare tutti ma è importante che essa sia però accettata anche da chi, per ragioni strettamente personali, può non condividerla pienamente. Ad ogni modo, le divergenze, se motivate, possono rappresentare un contributo al dibattito interno al partito. Chi invece sceglie di utilizzare la denigrazione è chiaro che non chiede il dialogo ma lo scontro. E’ da irresponsabili assumere clamorose posizioni di contestazione nei confronti dei dirigenti di partito senza considerare che questi atteggiamenti possono facilmente essere utilizzati dagli avversari politici per ledere l’immagine di Alleanza Nazionale. Anche alla luce dei recenti episodi non si può che confermare la validità della scelta del partito di incaricare Ciullo e Carlucci a fare parte della direzione provinciale.