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Brindisi, continua la bagarre sul traffico portuale

Data: 23/11/2002 - Ora: 09:17
Categoria: Politica

A scrivere è il Presidente della Camera di Commercio di Brindisi: "Voglio tranquillizzare il consigliere Pennetta: la Camera di Commercio di Brindisi non consentirà mai – con l’attuale presidenza – che il porto di Brindisi venga utilizzato, in regime di monopolio, per l’effettuazione di un solo tipo di traffico portuale. Lo abbiamo sostenuto con forza in passato e ne siamo fortemente convinti anche adesso. Non a caso, le scelte effettuate dal Comitato Portuale, anche con il nostro contributo, vanno proprio in questa direzione. Il traffico passeggeri ha svolto e dovrà continuare a svolgere un ruolo di primissimo piano.

Ecco perché saranno realizzate nuove banchine e si colmerà la lacuna determinata dall’assenza di una stazione marittima. Il tutto, nell’ambito di un terminal passeggeri che renderà più competitivo lo scalo brindisino. E’ evidente, però, che il porto di Brindisi deve vivere anche di traffici commerciali, così come la struttura deve essere al servizio delle produzioni industriali che si sviluppano sul territorio, a partire dalle centrali termoelettriche il cui funzionamento è stato disciplinato in sede governativa. Si tratta, a questo punto, di individuare le soluzioni più percorribili per far fronte a tutte le esigenze, in attesa che si completi la infrastrutturazione del porto. In questa ottica rientra anche l’utilizzo momentaneo di una banchina commerciale di Costa Morena (che non è mai stata destinata esclusivamente al traffico passeggeri, visto che la si utilizza routinariamente per movimentazione di gesso, cemento e altre merci alla rinfusa, come lo stesso carbone che rientra in questa classificazione) per la movimentazione di carbone. Pennetta fa rilevare che nel novembre del 2001 la presidenza della Camera di Commercio si unì alla protesta degli operatori marittimi contro l’utilizzo della stessa banchina per ragioni similari. Il problema è che da allora ad oggi la situazione è profondamente cambiata. Nel senso che non ci si affida più al caso e finalmente sono stati messi in cantiere tutti gli interventi necessari a rendere il nostro porto polifunzionale e quindi rispondente alle esigenze di crescita portate avanti dagli stessi operatori portuali. Pennetta sa che allora si correva il rischio di mettere in pericolo la sopravvivenza di altri traffici non collegati al carbone. Oggi, invece, questo rischio non esiste più, visto che l’Autorità Portuale ha finalmente creato le basi perché tutto ciò non avvenga (autorizzazione alla nascita del molo carbonifero dell’Enel, via libera ai nuovi accosti a Sant’Apollinare, completamento di Costa Morena Est, ecc.) e, contestualmente, perché ci sia un uso corretto e funzionale delle banchine".

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