In relazione ad una richiesta di chiarimenti che il consigliere comunale dell’UDC Giampiero Pennetta rivolge – attraverso gli organi di stampa - al sindaco Giovanni Antonino circa l’utilizzo di ulteriori banchine per le operazioni di scarico di carbone, si registra una dichiarazione del primo cittadino: "Il porto di Brindisi si avvia a diventare realmente polifunzionale, attraverso un utilizzo ‘intelligente’ di tutte le banchine e di tutte le risorse disponibili. Il tutto, senza trascurare la vocazione naturale dello scalo, che riguarda il traffico passeggeri.

In tal senso, attraverso l’approvazione della ‘variante’, sarà possibile realizzare cinque nuovi accosti a Sant’Apollinare ed una funzionale stazione marittima. Una volta ultimati i lavori in corso, poi, potranno essere utilizzate le nuove banchine di Costa Morena Est, mentre il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha dato il via libera alla proposta dell’Enel di realizzare, a proprie spese, un molo combustibili.
Tutte queste opere, però, comporteranno inevitabilmente la necessità, per un periodo di due anni, di fare ricorso a soluzioni temporanee con il conseguente utilizzo di tutte le banchine disponibili. Nessuno ha la volontà di trasformare il porto di Brindisi in un ‘porto del carbone’, ma è opportuno basarsi su un sano realismo per giudicare quanto sta avvenendo, senza trascurare che anche la movimentazione di combustibili costituisce una fonte di ricchezza per l’economia brindisina".