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Data: 20/02/2003 - Ora: 09:11
Categoria:
Cronaca
L’indagine è coordinata dal pm Pierpaolo Montanari e hanno consentito di ricondurre al contrabbandiere Damiano Prudentino la titolarità di diverse società e della stessa motonave «Alkion», il cui armatore è la società South Lines management del Pireo (Grecia), che è una nave passeggeri costruita nel ’65 ed ha una stazza di 2700 tonnellate. Fino alla fine dell’estate scorsa ha collegato Brindisi con la Grecia.
Il traghetto "Alkyon" era già stato sottoposto a sequestro cautelativo lo scorso 23 dicembre dalla magistratura brindisina nell’ambito della stessa inchiesta: ora per la nave e per un appartamento in via Materdomini al rione Casale di Brindisi è stato applicato un provvedimento di sequestro reale su disposizione del giudice Simona Panzera. I beni sotto sequestro hanno un valore di circa un milione di euro.
La novità nell’inchiesta riguarda la formalizzazione di informazioni di garanzia nei confronti di dieci persone, tra cui Damiano Prudentino, noto contrabbandiere brindisino ed i suoi figli John, Massimo e Davide. Gli altri indagati, secondo l’accusa, facevano da prestanome per l’intestazione dei beni. Le ipotesi di accusa sono, a vario titolo, di fraudolento trasferimento di beni e ripulitura di capitali illeciti costituiti, a più riprese, da Prudentino attraverso il contrabbando di sigarette, e di intestazione fittizia di beni.
I finanzieri hanno accertato che a Damiano Prudentino (che comunque non è da collegare al più noto boss del contrabbando Francesco), va ricondotta la proprietà della nave traghetto "Alkyon" e delle società Ocean Maritime con sede a Brindisi, South Lines Ship Management con sede al Pireo (il porto di Atene), e della Oakley Shipping Ltd. con sede a Londra, intestate a prestanome e che venivano utilizzate per nascondere la vera disponibilità dei beni.
Informazioni di garanzia sono state inviate anche ai responsabili dell’agenzia marittima Ocean Maritime di Brindisi, Anna Maria Caprera, Cosimo Baldaro ed Alessandro Bruno. La società, infatti, ebbe l’incarico di provvedere al risarcimento danni che il traghetto provocò nell’estate del 2001 al catamarano Sant’Eleonora durante manovre nel porto di Brindisi.
Ed è proprio facendo accertamenti su questo incidente che la Finanza è riuscita a stabilire che Damiano Prudentino aveva la reale disponibilità del traghetto. La nave attualmente si trova in Grecia per lavori di manutenzione. Secondo i finanzieri, per il risarcimento dei danni, per complessivi 287.000 euro, al catamarano Sant’Eleonora furono usati soldi provenienti da traffici illeciti.
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