Giorni di superlavoro per i Forestali del Parco nazionale della Majella, che hanno sequestrato e rispedito nella zona di provenienza 180 bovini, tra capi adulti e vitelli, privi della certificazione sanitaria necessaria per la movimentazione dei capi. I bovini, provenienti da Sannicandro Garganico (Foggia), sono stati scaricati lo scorso 12 luglio a Sant'Eufemia a Majella (Pescara) e qui sono stati posti sotto sequestro dalla Asl. Dopo qualche giorno la Forestale, coadiuvata da altri comandi stazione e dal Cta, ha radunato i capi in un'area recintata dalla quale gli animali sono stati poi caricati sui tir per essere "rimpatriati" in Puglia. Le operazioni, condotte in collaborazione con le autorita', sono state particolarmente difficoltose, considerato l'atteggiamento di ostilita' dimostrato dagli allevatori. "Sarebbe stato estremamente pericoloso - si legge in una nota del Corpo forestale - lasciar passare un 'principio' per cui, a fronte di riferimenti normativi ben definiti, gli allevatori provano comunque ad aggirarli, facendoci trovare di fronte ad uno stato di fatto (animali movimentati), certo piu' difficile da gestire. Questo ancor piu' in un territorio di estrema valenza ambientale o paesaggistica, meritevole pertanto della massima tutela".