E' stato firmato ieri a Roma l'accordo per la messa in sicurezza, bonifica e recupero dei suoli e delle falde nell'area dell'ex polo Petrolchimico di Brindisi. A siglare l'intesa il ministero dell'Ambiente, il Commissario per l'emergenza ambientale, la Regione Puglia, la Provincia di Brindisi, il Comune di Brindisi e l'Autorità portuale di Brindisi. Questo tipo di accordo fornisce agevolazioni ai privati, "introducendo una serie di semplificazioni che possono rendere gli interventi di bonifica più veloci e meno costosi, permettendo l'immediato utilizzo delle aree industriali" afferma il ministero dell'Ambiente, che spiega come soggetti privati possano partecipare alle spese degli interventi, con una riduzione dei costi e snellimento delle procedure per il riutilizzo dell'area, oltre ad
"agevolazioni rispetto al pagamento delle somme dovuto a titolo di risarcimento del danno ambientale". Questa firma sblocca " oltre 140 milioni di euro – ha detto il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio – di cui circa 50 arrivano dal ministero dell'Ambiente e 65 dalla Regione Puglia". Soddisfatto Pecoraro, "perchè si tratta di un altro tassello nell'impegno del Governo per le bonifiche in Italia", citando poi gli esempi di Bagnoli, Napoli est e Crotone. Presente il Governatore della Puglia Nichi Vendola, soddisfatto del risultato di portata storica per la Puglia e per Brindisi.