Mettere a fuoco una serie di strumenti fiscali e normativi per intensificare la collaborazione tra il mondo delle imprese e cultura perché questa diventi generatrice di occupazione e di ricchezza. Questo in estrema sintesi il messaggio emerso nel corso dei lavori di un convegno promosso dalla Confindustria su ''L'impresa e la cultura'' al quale hanno partecipato oltre al vicepresidente di Viale dell'Astronomia, Carlo Callieri, il ministro dei beni bulturali, Giovanna Melandri e il segretario generale della Cgil Sergio Cofferati. (FM)

La ristrutturazione della pinacoteca capitolina a cura della Pirelli, gli interventi sulla Sala Leonardo realizzata dalla consulta delle imprese torinesi alla Biblioteca Reale di Torino, la realizzazione dell'area museale delle Procuratie in piazza San Marco grazie al coinvolgimento degli imprenditori veneti del Campiello sono solo gli ultimi esempi che il meccanismo delle sponsorizzazioni continua a funzionare ma, secondo Callieri, bisogna ''far fruttare l'immenso patrimonio artistico e culturale dell'Italia attraverso il ricorso a innovazioni normative e fiscali che permettano il maggiore coinvolgimento delle imprese''.

Secondo il vicepresidente della Confindustria, infatti, ''occorre superare lo schema concettuale e rigido della sponsorizzazione e del mecenatismo, per ampliare gli spazi di gestione imprenditoriale della culturea'' che se ben gestita ''puo' diventare un importante fattore di sviluppo economico diretto e indiretto''.

Proprio su questo punto ha insistito la ministra, Giovanna Melandri, secondo la quale ''la cultura deve essere il perno per lo sviluppo del Paese e dell'occupazione''.

Il ministro ha quindi parlato di uno sforzo per una armonizzazione dei regimi di incentivazione che apra una nuova prospettiva e faccia sviluppare la partecipazione dei privati alla impresa cultura.