Sono settantacinque gli interventi nei settori dei beni archeologici, architettonici, artistici e storici e archivistici avviati finora in tutta Italia dal Ministero per i beni e le attività culturali con i fondi del Lotto, in base al piano triennale 1998-2000 partito con la Finanziaria del '97. In meno di un anno, sono stati aperti cinquantasei cantieri e affidate diciannove opere, impegnando in totale quattrocentotre miliardi. Nel complesso sono previsti dodicimila nuovi posti di lavoro diretto e cinquemila indiretto (già avviati in tutto circa settemila). Il punto della situazione è stato fatto oggi a Roma dai ministri per i beni e le attività culturali Giovanna Melandri e delle finanze Vincenzo Visco. ''Gli interventi avviati - ha spiegato Melandri - superano le previsioni del piano, che per il primo semestre del '98 prevedeva 62 interventi e per il secondo semestre 76. Anche la cifra impegnata è superiore ai trecento miliardi previsti, perché si tratta di opere che si sviluppano in più di un anno''. Il piano prevede ancora trentasei interventi per il '99 e 32 per il 2000, per un totale di 206, finanziati nel complesso con neovecento miliardi. (FM)

''Il piano - ha detto Melandri - viene aggiornato ogni sei mesi per verificare lo stato dei lavori ed eventualmente dirottare le risorse su altri progetti. Si tratta di una cultura innovativa per la nostra amministrazione, che crea anche nuova occupazione''. Già conclusa la realizzazione dei servizi di accoglienza agli Uffizi, finanziati con nove miliardi e mezzo; è in dirittura d'arrivo l'intervento per il parco archeologico di Chieti (quattro miliardi e duecentottanta milioni), ''che sarà visitabile a giugno'', ha annunciato Melandri.

Tra gli altri grandi progetti gia' avviati, il ministro ha citato la riqualificazione del parco archeologico di Sibari, il restauro dei templi di Atena e Hera a Paestum e del Museo della Certosa di San Martino a Napoli; a Roma gli interventi per la Domus Aurea (''a fine giugno aprirà al pubblico una prima parte'') e per la 'Grande Barberini'; il restauro del Palazzo dei Musei a Modena; la ristrutturazione dei depositi dell'Archivio di Stato di Venezia. E ancora il restauro dei fondi della Biblioteca nazionale di Firenze danneggiati dall'alluvione del novembre '66 e l'eliminazione delle barriere architettoniche alla biblioteca Braidense di Milano.

''Siamo riusciti - ha detto Visco - a rivitalizzare il settore asfittico dei giochi e insieme a 'legittimare' le scommesse con il collegamento ai beni culturali, con una riserva esplicita che mette al riparo gli interventi da qualsiasi taglio di bilancio''. Nonostante i risultati raggiunti, nel settore dei beni archeologici, architettonici e storico-artistici ''resta insoddisfatto un potenziale parco progetti del valore di quasi quattrocento miliardi'', ha concluso Melandri.