L'annosa vicenda del debito accumulato dalle imprese agricole con gli istituti di previdenza è giunto ad una conclusione positiva: lo sostengono la Commissione Agricoltura della Camera ed il Governo. La ristrutturazione del debito contratto dalle aziende, stimato in 6 miliardi di euro, è infatti divenuto praticabile grazie all'adesione delle aziende agricole all'operazione condotta dal Governo, dalle associazioni agricole e da un pool di banche disponibile a cartolarizzare il debito qualora si fosse raggiunta una quota di due miliardi di euro, con un esborso del debito maturato dalle imprese in una percentuale variabile dal 30 al 20%. Ad oggi le adesioni hanno raggiunto quota 2,7 miliardi di euro: un risultato eccezionale e che può essere ulteriormente migliorato. A questo fine è stata disposta un'ulteriore proroga delle adesioni fino al 31 ottobre. Qualora la quota di adesione rimanesse invariata al dato odierno, sarà possibile estinguere il debito pagando il 28% del dovuto, anche se è facilmente prevedibile che ulteriori adesioni vi saranno nei prossimi giorni, consentendo di abbassare ulteriormente tale percentuale (che potrebbe giungere al 25%). Le imprese pugliesi hanno aderito per un importo di ben 627 milioni di euro. «Il merito di questo successo», sottolinea l'onorevole Teresa Bellanova, componente della Commissione Agricoltura alla Camera, «va in gran parte all'impegno profuso dal ministro De Castro in persona ed al lavoro svolto in questi mesi dalle associazioni agricole di categoria Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri, le quali si sono dimostrate davvero all'altezza di un progetto che ha una portata storica, ed alle quali va il mio apprezzamento».