Un attacco al cuore del regime serbo, al suo uomo simbolo, a Slobodan Milosevic.
Intorno alle quattro del mattino missili della Nato hanno colpito una delle due residenze del presidente jugoslavo nel centro della città, al numero 15 di via Uzicka. Né Milosevic né i suoi familiari erano nell'edificio, che secondo l'agenzia serba Tanjug, è stato completamente distrutto. (MN)

"Missili criminali della Nato hanno bersagliato questa mattina la residenza del presidente al numero 15 di via Uzicka", ha scritto l'agenzia Tanjug. Si tratta di uno dei due palazzi presidenziali di Belgrado. L'altro usato dal leader serbo-jugoslavo nella capitale è il cosiddetto Palazzo Bianco, già residenza dei re di Serbia, situato non lontano. Ieri obiettivo dei raid notturni sulla città era stato il grattacielo in cui, a Nuova Belgrado, ha sede il Partito socialista dello stesso Milosevic.
La residenza distrutta stanotte ha un importante valore storico, perché fu abitata per decenni dal maresciallo Tito. È l'edificio in cui vive più spesso la famiglia Milosevic. Ma dall'inizio della guerra la moglie Mira Markovic e i figli Marko e Marija, si sarebbero trasferiti altrove, probabilmente in un più sicuro rifugio sotterraneo.
Il palazzo di Milosevic stato l'obiettivo più importante colpito dai raid Nato in questa ventinovesima notte di guerra nei Balcani. Che si è conclusa dopo l'alba, e a poche ore dall'arrivo dell'inviato speciale russo Viktor Cernomyrdin, allorché le sirene hanno segnalato il cessato allarme. Nella notte i caccia Nato hanno colpito la capitale jugoslava in due ondate distinte.