Sembra sfumato il tentativo di un progetto di pace per il Kosovo portato avanti dal mediatore russo Victor Cernomyrdyn. Il ministero degli Esteri di Belgrado ha infatti detto ufficialmente no al possibile invio di truppe internazionali nella regione balcanica per permettere il rientro dei kosovari di etnia albanese. Era questo il punto più qualificante dell'accordo che in un primo tempo Cernomyrdin sembrava avere strappato al suo interlocutore il presidente serbo Slobodan Milosevic. L'annuncio a sorpresa di un'intesa su una possibile presenza internazionale nel Kosovo a guida Onu aveva lasciato molte perplessità e freddezza in tutte le cancellerie dei Paesi Nato. Questa notte, infatti, il presidente americano Bill Clinton e il premier britannico Tony Blair avevano già deciso di respingere, perché ritenuta "insufficiente", la proposta di Milosevic per risolvere la crisi in Kosovo.
L'azione diplomatica tuttavia non si arresta. Successivamente all'incontro avvenuto tra il leader della Lega Nord Umberto Bossi e Milosevic, Bossi ha dichiarato che il governo serbo è disponibile ad accogliere la visita del segretario dell'Onu Kofi Annan. Intanto sono proseguiti questa notte i bombardamenti sulla Serbia. È stato distrutto il palazzo che ospita la tv seba Rts. A seguito del bombardamento ci sarebbero stati 15 morti. La tv di Belgrado ha tuttavia ricominciato a trasmettere questa mattina. Attaccati anche diversi altri obiettivi militari nei pressi di Novi Sad. (MN)