La Basilicata e' uscita ''dall' anonimato perche' ha definito un modello organizzativo ed istituzionale caratterizzato da forti 'regolarita' ', ha saputo rispettare le regole e negoziare le sue risorse naturali''. Cosi' il Presidente della Giunta regionale Angelo Raffaele Dinardo ha spiegato oggi, a Potenza, insieme agli assessori, i ''motivi dell' interesse del Paese per questa piccola regione'', nell' incontro di fine anno con i giornalisti. ''Non ci siamo caratterizzati - ha spiegato Dinardo - solo per la capacita' di usare le risorse dell' Unione Europea, ma soprattutto perche' siamo stati ritenuti interlocutori istituzionali affidabili. Mentre nelle altre regioni del Mezzogiorno - ha spiegato - l' instabilita' politica e' stata la nota caratteristica, in Basilicata siamo stati capaci di fare della stabilita' un valore aggiunto. Questo - ha proseguito - ha consentito ai nostri interlocutori istituzionali di guardarci come una regione affidabile dove e' stato anche piu' facile trasferire risorse per i progetti di sviluppo''. Dinardo ha detto che l' azione della Giunta regionale e' stata ''ispirata'' a due ''motivi'': ''le radici e la dignita', con l' obiettivo di definire con il piano regionale di sviluppo quello che sara' la Basilicata dei prossimi anni''. (MN)

Secondo Dinardo, ''un buon futuro'' attende la Basilicata ''se i lucani non saranno nemici di se' stessi, se sapranno mantenere il sistema dei valori aprendosi ancora di piu'. La Basilicata - ha aggiunto - ''e' uscita dall' isolamento e da una sorta di anonimato e si e' inserita, anche se non del tutto, nel sistema globale, facendosi conoscere, anche grazie ai suoi beni culturali, in Italia e nel mondo''. Poi ha ricordato i fatti principali dell' ultimo anno, dalle intese sul petrolio all' accordo istituzionale con il Governo ''la cui firma e' slittata per la recente crisi dell' esecutivo D' Alema''. Quanto alla riduzione della presenza in regione di strutture dello Stato e di societa' di servizi, Dinardo ha detto che ''il problema non sono le poltrone che vanno via, ma i servizi che non ci sono. Dobbiamo avere il coraggio - ha spiegato - di smantellare le cose che non servono piu' perche una comunita' non puo' opporsi all' innovazione, ma dobbiamo avere la forza per chiedere i servizi e le infrastrutture che servono al nostro progresso''. Riguardo al futuro ''politico'', Dinardo spera che il centrosinistra possa continuare a governare. ''Mi farebbe piacere - ha detto - se il centrosinistra potesse portare avanti il programma di questi anni, sarebbe preferibile non interrompere azioni amministrative avviate che attendono di essere completate''.