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Data: 01/04/2008 - Ora: 09:52
Categoria:
Politica
Per tutta la Regione Puglia si tratta di novità assolute: acceleratori dello stesso tipo sono in funzione nei più importanti istituti tumori d’Italia.
A Barletta è stata inaugurata l'Unità di Radioterapia Oncologica. L'Unità operativa complessa è dotata di due modernissimi acceleratori lineari con possibilità tecniche e terapeutiche d'avanguardia. E' inoltre presente una nuova Tac che sarà utilizzata anche dall'Unità operativa di Radiologia. Il costo complessivo delle apparecchiature è di 4milioni e 400mila euro. I due acceleratori sono in grado di irradiare sia con la tecnica conformazionale che con quella modulata, sono cioè in grado di modulare l'intensità e la direzione del fascio della radiazione. Hanno inoltre la possibilità di controllare l'esatto riposizionamento del paziente al momento del trattamento, rispetto al piano di cura già previsto, ed introducono nelle pratiche di irradiazione anche la quarta dimensione, il tempo. Per tutta la Regione Puglia si tratta di novità assolute: acceleratori dello stesso tipo sono in funzione nei più importanti istituti tumori d'Italia.
Con queste apparecchiature estremamente moderne, quindi, sarà possibile rispondere alle esigenze mediche di molti pazienti del territorio e non solo che oggi, per sottoporsi alle cure necessarie, sono costretti a spostarsi. L'apertura del reparto eviterà molti disagi e sacrifici. I due acceleratori presenti a Barletta presentano una serie di caratteristiche di alta tecnologia. - Le 120 lamelle dalle quali sono costituite permettono di aderire più facilmente alla sagoma esatta del tumore da curare: in questa maniera è possibile individuare con la massima esattezza la massa tumorale e irradiare solo la parte da curare. - Una delle due apparecchiature permette di rilevare on line, prima dell'irradiazione, la posizione del tumore in rapporto alla posizione del paziente e al piano di cura già stilato. Il trattamento viene simulato con la Tac e applicato con gli acceleratori lineari. - I due acceleratori lineari introducono nel piano di cura anche la quarta dimensione: il tempo. La posizione di molti tumori, infatti, risente delle variazioni dovute alla respirazione. Accade per esempio per i tumori inseriti nei distretti addominali e toracico: il movimento del diaframma, infatti, sposta gli organi durante la respirazione. Un particolare software permette di erogare la dose alla fine della fase di espirazione. - La nuova Tac ha un diametro di 90 centimetri, anziché di 60: serve nei casi in cui per individuare la posizione del tumore i pazienti devono assumere particolari posizioni. Al momento i pazienti in attesa di trattamento sono circa 40: si tratta soprattutto di mielomi e di tumori della mammella o della prostata. Attraverso la Radioterapia si curano soprattutto i tumori del distretto otorinolaringoiatrico (o post operatoria o alternativa alla chirurgia nelle forme iniziali), linfomi, i tumori della prostata, della mammella, del retto, dell'encefalo, i sarcomi e le metastasi. I due acceleratori lineare hanno un costo di 4 milioni e 400 mila euro: le macchine sono arrivate all'ospedale di Barletta il 25 settembre 2007: le operazioni di assemblaggio sono terminate a fine dicembre. Subito dopo i fisici sanitari hanno cominciato le operazioni di dosimetria del fascio che hanno permesso di misurare la potenza dello stesso in un sistema tessuto equivalente (per le operazioni di taratura viene utilizzato un fantoccio ad acqua).
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