Tre immigrati macedoni di 20-25 anni sono stati trovati morti ieri sera all'interno di un camion con rimorchio, sbarcato nel porto di Bari da un traghetto proveniente da Durazzo. Trasportava un carico di silicio. Il conducente del tir, identificato grazie ai documenti trovati nel camion, è scappato quando si è reso conto che erano in corso ispezioni sul mezzo. Il traghetto, partito alle 8 di lunedì dal porto di Durazzo, sarebbe dovuto ripartire in serata dallo scalo barese, ma è stato bloccato per via delle indagini partite dopo una telefonata anonima a una questura del nord Italia, che segnalava il mancato arrivo in Italia dei tre immigrati e che avrebbe dato informazioni dettagliate sulle modalità del loro arrivo. La polizia di frontiera di Bari ha avviato immediatamente le ispezioni, scoprendo il camion con i cadaveri dei tre, completamente anneriti dal silicio. Il sostituto procuratore Carmelo Rizzo e gli investigatori della squadra mobile stanno interrogando il comandante e l'equipaggio del traghetto. Secondo una prima ispezione del medico legale, Alessandro Dell'Erba, la morte risalirebbe a diverse ore fa, sarebbe quindi avvenuta durante la traversata. I cadaveri sono stati trovati in uno dei cassoni del camion, un tir con rimorchio; erano a contatto con il silicio stabilizzato, coperto con un telone. Sui corpi il medico legale non ha riscontrato segni di violenza e questo darebbe sostanza all'ipotesi che la morte dei tre sia stata causata da asfissia. L'autopsia sarà disposta dal magistrato nelle prossime ore.