"È morta per una broncopolmonite emorragica" Valentina, la piccola di 5 mesi deceduta l'altra sera a Bari. Lo ha detto il medico legale, Francesco Vinci, che ha compiuto l'autopsia. Valentina, deceduta la sera del 15 marzo in un fatiscente casolare nella campagna intorno al capoluogo pugliese, non sarebbe dunque morta a seguito delle presunte violenze subite dalla mamma. Il medico legale non avrebbe rilevato sulla piccola né i segni di un'emorragia cerebrale né quelli di una più diffusa emorragia interna provocata da trauma. Quindi, sarebbe esclusa, almeno secondo le indiscrezioni trapelate fino a questo momento, che sia stato un trauma a provocare la morte della piccola per emorragia interna, così come aveva ipotizzato la polizia che aveva fermato la mamma delle vittima per omicidio volontario. La madre 17enne aveva riferito agli inquirenti di aver cullato in maniera forse troppo energica la piccola, ma di essere abituata a cullarla in quel modo. La ragazza è stata sottoposta a fermo di polizia giudiziaria e si trova rinchiusa nel carcere minorile Fornelli di Bari. Si è però appreso che la giovane madre è incinta di pochi giorni e questo dovrebbe portare il pm che conduce le indagini, Rosario Lotino, a chiedere al gip Giuseppe Battista di trasferire la ragazza in una comunitá di accoglienza. I risultati dell'autopsia fanno cadere l'accusa di omicidio volontario per la giovane madre: «Dopo i risultati dell'autopsia è chiaro che l'ipotesi di omicidio volontario non c'è più - ha detto il pm del Tribunale per i minorenni di Bari, Rosario Plotino -. Domani valuterò se contestare alla mamma diciassettenne della bambina il reato di abbandono di minorenne e, forse, chiederò al gip, nel corso dell'udienza di convalida del fermo, la scarcerazione dell'indagata».