Il sindaco di Bari, Simeone Di Cagno Abbrescia, sarebbe indagato per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità (art.650 del codice penale), nell'ambito delle indagini relative alla mancata chiusura al pubblico di due popolari spiagge comunali baresi sulle quali continuano ad essere trovati frammenti e parti di manufatti in amianto. L'iscrizione del nome del primo cittadino nel registro degli indagati - a quanto si è appreso - sarebbe avvenuto a seguito di una circostanziata denuncia presentata alla Procura dalla Capitaneria di Porto di Bari. Sulle spiagge in questione -'Pane e Pomodoro' e 'Torre Quetta' - in passato sorgevano discariche abusive nelle quali venivano smaltiti anche manufatti di amianto verosimilmente prodotti - secondo le indagini - dalla fabbrica di cemento-amianto Fibronit di Bari operativa fino agli anni '80. A seguito della relazione dell'Arpa (Agenzia regionale per l' ambiente) di Puglia che, su richiesta della Procura, aveva accertato l' esistenza sulle due spiagge del pericoloso 'amianto blu', il demanio aveva invitato il sindaco a transennare immediatamente la zona del litorale e a provvedere alla bonifica. Ma finora non è accaduto.