Due condanne alla pena di due anni di reclusione ciascuno e la confisca dell' area sono stati chiesti dall' accusa al processo per inquinamento a carico di due ex responsabili dello stabilimento di cemento-amianto Fibronit di Bari, operativo fino al 1985. Il Comune di Bari e il ministero dell' ambiente, che sono parte civile nel processo, hanno chiesto la condanna degli imputati; il Comune ha chiesto anche un risarcimento dei danni di 100 milioni di euro e il ministero una provvisionale di 6,7 milioni di euro. Lo stabilimento è sotto sequestro dal 23 gennaio 2002 nell'ambito di altre indagini riguardanti l'inquinamento della vasta area coperta dallo stabilimento in una zona centrale della città. Gli imputati per i quali il pm inquirente, Roberto Rossi, ha chiesto la condanna sono Alvaro Galvani, di 59 anni, di Volta Mantovana (Mantova) e Stefano Artese, di 42, di Merate