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Bari, 58 boss del contrabbando potrebbe lasciare il carcere

Data: 04/10/2002 - Ora: 11:24
Categoria: Cronaca

Per un errore di notifica dell’ ufficio gip (l’ indicazione su un prestampato dell’ indirizzo della vecchia sede degli uffici giudiziari penali) è saltato l’ inizio dell’ udienza preliminare a 58 presunti aderenti a un’ associazione mafiosa che - secondo la Dda - dalla Grecia avrebbe trafficato sigarette di contrabbando in Italia, Montenegro, Spagna e Gran Bretagna.
A causa del rinvio al 22 ottobre prossimo, deciso ieri dal gup del Tribunale di Bari Daniela Rinaldi, vi è il rischio che molti degli imputati siano scarcerati per scadenza dei termini: per 41 di loro furono infatti emessi provvedimenti cautelari il 19 novembre 2001, nell’ ambito dell’ operazione della Guardia di Finanza di Bari chiamata ’Ellas’.

Per evitare le scarcerazioni il gup ha fissato un fitto calendario di udienze fino a ridosso della data (il 19 novembre 2002) di scadenza dei termini di carcerazione preventiva.
Tra gli imputati, Albino e Angelo Prudentino, padre e figlio di 51 e 28 anni, di Ostuni (Brindisi), ritenuti dall’ accusa boss del contrabbando internazionale di sigarette per aver trafficato tabacchi dalla Grecia. In questi giorni dalla Grecia è giunta alla Dda di Bari la comunicazione che Albino Prudentino (la posizione del quale sarà stralciata dal processo) è detenuto in base ad un provvedimento restrittivo emesso dal gip del Tribunale di Lecce.
Secondo la Dda, i Prudentino per trafficare i tabacchi nel Sud Italia, si sarebbero avvalsi dell’ appoggio del clan mafioso barese di Savino Parisi, del clan di Sebastiano Nardo della Sicilia orientale, del clan Pillera di Catania, di Cosa Nostra nella Sicilia occidentale (per questo avrebbero avuto contatti con uomini vicini all’ imprendibile boss di Cosa Nostra Bernardo Provenzano), e del clan calabrese di Santo Carelli.
I Prudentino sono accusati di associazione mafiosa finalizzata al contrabbando internazionale di sigarette in concorso con i presunti dirigenti dell’ organizzazione criminale: Stlylianos Kolovos, di 62 anni, di Pireo (Grecia), Costantinos Soulis, di 54, di Igoumenitsa, Liberato Porzio, di 44, di Boscotrecase (Napoli), Orros Panajotis, di 40, e Spiros Galariotis, di 44, di Patrasso. Di concussione rispondono invece due agenti della polizia stradale di Bari - Massimo Modeo, di 32 anni, di Bari, e Armando Carolillo, di 51, di Monopoli (Bari) - accusati di aver costretto un "corriere" che trasportava in Campania sigarette di contrabbando a consegnare loro due milioni di vecchie lire per evitare il sequestro dei tabacchi.
Secondo il pm inquirente, Giuseppe Scelsi, che ha chiesto i rinvii a giudizio, l’ organizzazione avrebbe ricavato dai traffici oltre 266 miliardi di vecchie lire in 18 mesi e avrebbe riciclato il danaro in parte in Grecia, in parte attraverso i circuiti bancari della triangolazione Italia, Russia e Svizzera.
Nei 18 mesi delle indagini - dall’ inizio del conflitto nei Balcani ai primi mesi del 2000 - la Gdf ritiene di aver accertato che il clan Prudentino ha movimentato oltre un milione e 100mila chilogrammi di sigarette di contrabbando.

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