Nella denuncia, citata anche una lettera di Tremonti
Il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, è indagato per favoreggiamento reale (art. 379 codice penale) nel delitto di truffa aggravata e continuata ai danni dei circa 2500 risparmiatori che acquistarono i prodotti finanziari dell'ex Banca 121. L'indagine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani (Bari) riguarda infatti il collocamento sul mercato finanziario di presunti prodotti ingannevoli emessi negli anni scorsi dall'ex Banca 121 (del Monte dei Paschi di Siena).
L'iscrizione nel registro degli indagati è stata fatta dal pm inquirente, Antonio Savasta, a seguito della presentazione dell'ennesima denuncia-querela firmata dall'avvocato Gaetano Scamarcio, legale di alcuni clienti dell'ex Banca 121 che si dicono truffati a seguito della sottoscrizione di alcuni dei prodotti al centro dell' inchiesta penale: Btptel, Btpindex e Btponline, e dei fondi 'My Way' e '4 you'.
Gli ambienti della procura parlano di "mero atto dovuto". Fonti della Banca d'Italia ribadiscono l'"assoluta linearità e correttezza dei comportamenti dell'istituto". "Ovviamente, come sottolinea la procura competente", l'iscrizione nel registro degli indagati "non può che essere un atto dovuto in quanto la Banca d'Italia, sia pure infondatamente è stata chiamata in causa in una denuncia di clienti dell'ex Banca 121.
Nell'esprimere rispetto per l'autorità giudiziaria si è certi che tutto sarà chiaro in poco tempo, confermando la linearità e la correttezza dei comportamenti dell'istituto".
Dieci giorni fa Gaetano Scamarcio, ex senatore socialista, aveva presentato un esposto alla procura di Trani contro il governatore Fazio. Abuso d'ufficio, truffa aggravata e sospensione dell'esercizio del pubblico ufficio di governatore della Banca d'Italia: questo il contenuto dell'esposto. Secondo l'avvocato, che difende una insegnante che ha visto dimezzarsi i suoi investimenti, "la Banca d'Italia, pur messa sull'avviso della truffaldina operazione, non è mai intervenuta venendo così meno ai suoi compiti istituzionali, per cui Fazio viene accusato di concorso mediante omissione del reato commissorio altrui". Per Scamarcio, infatti, c'è una lettera del ministro dell'Economia Giulio Tremonti al governatore datata 5 maggio 2003 dove il responsabile del dicastero avanza dubbi e chiede a Fazio chiarimenti su My Way.