Kofi Annan, segretario generale delle Nazioni Unite, accusa apertamente le autorità serbe di condurre un "genocidio" nel Kosovo. Annan ha parlato davanti alla commissione dei Diritti dell'uomo dell'Onu. "L'odiosa campagna di purificazione etnica condotta metodicamente dalle autorità serbe nel Kosovo sembra avere un solo obiettivo», ha detto Annan. "Cacciare via o uccidere il maggior numero possibile di albanesi del Kosovo, privando così un popolo dei suoi diritti più fondamentali: la vita, la libertà e la sicurezza, e provocare una catastrofe umanitaria nell'insieme della regione balcanica". Rajandiren Murugan, uno dei procuratori del Tribunale internazionale per i crimini di guerra nell'ex Jugoslavia (Tpi) che da alcuni giorni è a Kukes (Albania) per interrogare i profughi espulsi dal Kosovo, ha affermato che il Tpi ha testimonianze di massacri contro civili che in questi giorni stanno avvenendo nel Kosovo. (MN)

"I massacri avvengono già da un anno, la sola differenza di questi ultimi giorni è la loro intensità", ha detto Murugan. "Sono indagini delicate, anche se avessimo nomi di possibili responsabili non lo potremmo dire". Si starebbe investigando sul massacro di Goden, nel quale furono fucilati 21 abitanti di un villaggio, fra cui quattro maestri. "Al mio arrivo a Kukes non credevo di poter ascoltare quello che ho ascoltato", ha confessato il procuratore, che ha poi confermato che la prossima settimana arriverà una commissione di investigatori più numerosa. Il segretario Usa della Difesa, William Cohen, ha affermato che stanno crescendo le prove, anche con filmati fatti uscire clandestinamente, di massacri avvenuti nel Kosovo. "I nostri peggiori sospetti saranno confermati. Sulla base di quello che è accaduto in Bosnia e in Croazia, penso che vedremo probabilmente molti più massacri, esecuzioni e orrori", ha concluso il ministro.