Quesito: apro l'articolo parlando di mondanità o passo subito all'opera, all'Attila di Verdi, con cui s'è aperta la stagione lirica 2002 della Provincia di Lecce? Né una né l'altra. Apro l'articolo parlando, così come è accaduto ieri sera al Politeama Greco di Lecce, di un teatro che sta a cuore a noi tutti, a noi melomani, a noi pugliesi, a noi italiani... Il teatro Petruzzelli, che dal 27 ottobre del 1991, dopo le note belliniane della Casta Diva, è rimasto muto. Ieri, a ricondurre il nostro pensiero al Petruzzelli e a farci emozionare con le note della Norma c'era il primo violino dell'orchestra provinciale, Stefan Biro, che ha diretto l'ouverture dell'opera di Bellini. Alla musica hanno fatto seguito discorsi, promesse ed, infine, impegni e nel foyer del Politeama, durante la pausa, si sono raccolte firme pro Teatro Petruzzelli. Speriamo che alla fine, come accade per Odabella, anche noi si possa avere la meglio sui barbari! Il cartellone lirico leccese di quest'anno si è aperto con un'opera di Verdi, Attila, accolta da un teatro gremito di spettatori. Molti gli intervenuti per mondanità ma molti anche per il belcanto. Gli amanti della lirica, di loro ci piace parlare, ieri sera hanno lasciato il teatro soddisfatti. Hanno ascoltato la buona musica dell'orchestra provinciale, che a nostro avviso sta crescendo ogni anno di più, diretta da un bravo Antonio Pirolli. Si sono deliziati con la voce del soprano Giuseppina Piunti (Odabella) e qualcuno lo ha fatto ancor prima che si alzasse il sipario. Trovato parcheggio alle spalle del Politeama, io stesso, ero rimasto rapito dalla bella e potente voce del soprano che, ancora in camerino, aveva iniziato a scaldarsi l'ugola. E che dire di Attila (Bilgili Burak, basso)? Davvero un'ottima performance che ci ha fatto emozionare. Anche gli altri cantanti, Antonio Salvadori nel ruolo di Ezio, Francesco Zingariello in quello di Uldino e Pierluigi Malinconico in quello di Leone hanno messo in mostra belle voci e buone doti interpretative. L'unico poco convincente ieri è stato Ludovit Ludha (tenore nel ruolo di Foresto) che è apparso impacciato e affaticato.
Vogliamo dare, infine, un "bonus" all'organizzazione della Provincia e registriamo, finalmente e con soddisfazione, che durante l'opera un unico cretino (su più di mille) ha dimenticato il telefono accesso. Una bella media, no?
Angelo Dello Preite.