Il presunto assassino di Romano è Vincenzo De Salve, un macellaio di 56 anni di Parabita che è stato arrestato, dopo solo qualche ora dall'uccisione, con l'accusa di omicidio volontario. Sarebbe maturata in un contesto determinato da forti difficoltà economiche l'uccisione del salentino Giorgio Romano, 61 anni, compiuta ieri mattina in un capannone industriale di sua proprietà, alla periferia di Parabita, prima dello svincolo della provinciale per Alezio. Le indagini – dirette dai pubblici ministeri salentini Giovanni De Palma e Elsa Valeria Mignone – sono compiute dai carabinieri del comando provinciale di Lecce e della compagnia di Parabita. De Salve – a quanto è stato rapidamente accertato dagli investigatori – si era trovato in sempre più gravose situazioni economiche e disagiate situazioni familiari, al punto che aveva perso la propria macelleria finita in vendita ad un'asta giudiziaria. Con Romano – che pare fosse un frequente utente di aste giudiziarie – avrebbe tentato di trovare un accordo economico per tornare in possesso della sua macelleria, proprio tramite l'acquisto da parte di Romano dell'esercizio pubblico in una vendita all'incanto. Le sue richieste sarebbero state, tuttavia, troppo elevate perchè De Salve potesse farvi fronte e ottenesse di tornare in possesso del proprio negozio.