Novantaseimila nuovi casi all'anno di demenza, 104 mila di ictus e 76 mila di infarto. Sono queste le stime sulla popolazione anziana italiana elaborate dallo studio Ilsa (Italian Longitudinal Study on Aging), del progetto finalizzato del Cnr sull'invecchiamento. La ricerca, che aveva come obiettivo evidenziare le dinamiche che regolano la qualità della vita nella terza età, è durata cinque anni ed ha coinvolto 5.630 anziani distribuiti in otto centri del Paese. (MN)

Demenza, ictus e infarto diventano particolarmente frequenti dopo i 75 anni di eta' e conducono alla disabilita'. Tra i fattori di rischio legati allo stile di vita, oltre a fumo e alcol vanno segnalate abitudini di vita sbagliate: solo il 15% delle donne e il 14% degli uomini consumano almeno due porzioni al giorno di frutta o verdura e circa il 46% dei maschi e il 39% delle donne sono in sovrappeso. ''Questi dati - ha detto Domenico Inzitari, direttore del progetto - sono fondamentali per le stime di programmazione socio-sanitaria, come la necessita' di creare forme diverse di assistenza domiciliare in alternativa al ricovero ospedaliero''. Il progetto finalizzato Invecchiamento pero', quest'anno chiudera' i battenti per mancanza di fondi. Grazie ad una collaborazione tra il Cnr e l'Istituto superiore di sanita', si prevede comunque che saranno stanziati tre miliardi e mezzo per portare avanti il sottoprogetto Ilsa per un altro anno.