''La rivoluzione demografica e il Welfare State nel 2000'' è il titolo della Tavola Rotonda che si svolgerà il 25 novembre prossimo, a Roma, presso la sede del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche), dalle ore 11,00 alle ore 13,30, nel corso del Convegno conclusivo del Progetto Finalizzato del Cnr ''Invecchiamento''. Operativo dal 1991, il Progetto, nell'ambito della linea di ricerca riguardante lo studio "Ilsa" (Italian Longitudinal Study on Aging), ha preso in esame anziani distribuiti in otto centri italiani, valutandoli e seguendoli nel tempo dal 1992 ad oggi. In questo modo ha messo in luce la reale ed obiettiva situazione funzionale, sanitaria e sociale dell'anziano, offrendo spunti per programmi di prevenzione su larga scala. (FM)

Attualmente, gli ultrasessantenni costituiscono circa il 22 per cento della popolazione italiana e l'Italia si pone come il primo e per ora unico Paese al mondo in cui la popolazione degli ultrasessantacinquenni (16 per cento) ha superato quella dei giovani con meno di 15 anni (15 per cento).

Gli ultraottantenni stanno aumentando con ritmo esponenziale, e nel 2041 saranno circa il 10 per cento della popolazione. Il peso economico della popolazione anziana potrebbe creare un conflitto generazionale, proprio nel momento in cui la ''solidarietà tra generazioni'', la cosiddetta ''solidarietà verticale'', viene considerata un elemento essenziale per lo sviluppo ed il benessere sociale.

Notevole preoccupazione - rileva una nota del Cnr - desta, quindi, la capacità del nostro Paese di mantenere un sistema pensionistico adeguato, un'assistenza sanitaria gratuita e altre forme di sicurezza sociale, anche in conseguenza dei dati epidemiologici di incidenza delle varie patologie raccolti dal Progetto e del loro impatto sulle famiglie e sulla società.