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Data: 31/07/2002 - Ora: 12:01
Categoria:
Cronaca
I beni sono direttamente o indirettamente riconducibili a una persona già coinvolta in indagini della Direzione distrettuale antimafia di Venezia della quale non è stato fornito il nome.
I sequestri anticipati scono scaturiti dagli accertamenti patrimoniali compiuti dalla Dia dopo i 30 arresti ordinati il 2 ottobre 2000 dal gip del Tribunale di Venezia, Stefano Manduzio, su richiesta della Dda veneta. Nella circostanza furono arrestati 18 cittadini italiani, due serbi, due bulgari, 3 kosovari e altri cinque europei.
Secondo l'accusa, gli indagati gestivano un fiorente traffico di eroina e cocaina dai Balcani verso l'Italia.
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