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Data: 03/03/2008 - Ora: 10:11
Categoria:
Economia
Terzo classificato è stato eletto Alessio Duò, il difensore dei nostri colori nazionali, chef dell’Hotel de Russie a Roma
La giuria, presieduta da Alfonso Iaccarino, ha proclamato vincitore Douglas Balish, "il cuoco più appassionato del Regno Unito", come lui stesso ama definirsi. La consegna dei Premi di Qoco 2008, organizzato dal Comune di Andria in collaborazione con l'Associazione Nazionale Città dell'Olio, Slow Food e con il contributo di Regione Puglia, Provincia di Bari si è tentuta oggi presso la Tenuta Cocevola ad Andria -Castel del Monte, immersa tra splendidi uliveti. Douglas Balish, 22 anni, lavora presso il Bohemia Restaurant St.Helier di Jersey e si è imposto tra gli 8 partecipanti presentando la triglia ross con "tabouleh" farcito ai fiori di zucchine, carpaccio di cappesante, pane, fagioli grossi locali e insalata di sorbetto all'olio di olliva.
Questo piatto, abbinato alla preparazione di Michele Rotondo della Masseria Petrino di Palagianello (ravioli di grano duro farciti con erbe amare, ricotta leggermente acidula, pomodori canditi ed olio di coratina emulsionata), si è imposto ai favori della giuria, il cui presidente Alfonso Iaccarino ha così spiegato la decisione: "Il più mediterraneo e creativo al tempo stesso, ha dimostrato una buona tecnica di base unita all'estro". Il secondo classificato, Felix Metzger, cuoco tedesco ed il più giovane tra i partecipanti (appena 21 anni), è stato l'unico che si è cimentato in un piatto di dessert, dimostrando versatilità ed un buon uso delle spezie. Terzo classificato è stato eletto Alessio Duò, il difensore dei nostri colori nazionali, chef dell'Hotel de Russie a Roma, che ha rappresentato bene e con semplicità i prodottti del territorio. Durante il concorso sono stati presentati 16 piatti (8 a tema libero ed 8 a tema stabilito ossia grano duro, verdure e olio extravergine d'oliva) preparati dagli 8 chef tutors pugliesi e dagli 8 cuochi provenienti da Austria, Danimarca, Germania, Inghilterra, Italia, Olanda, Polonia, Svezia, tutti coordinati in cucina da Mauro Pansini con la brigata della Tenuta Cocevola ad Andria-Castel del Monte.
La giuria presieduta da Alfonso Iaccarino e nella quale erano presenti tra gli altri, Enzo Vizzari, Giacinto Miggiano, Marco Bolasco ed Enrico Lupi, ha riconosciuto nel Concorso un grande banco di prova per tutti che propone un fortissimo stimolo per i giovani a utilizzare con maggiore consapevolezza olii di qualità come è quello prodotto in questa terra di Andria vocata all'olivicultura ". Altro motivo di grande soddisfazione è il fatto che ai primi due posti si siano piazzati proprio i più giovani tra i concorrenti (Balish ha 22 anni, mentre Metzger ne ha 21) rendendo così QOCO all'avanguardia nella scoperta dei nuovi talenti della cucina europea, in quest'edizione più che mai. Tra le dichiarazioni quella di Alfonso Iaccarino, presidente di giuria: "Apprezzo particolarmente la nuova formula degli chef tutors del territorio, i quali hanno valorizzato l'esecuzione dei cuochi stranieri. Seguendo questa strada, si dovrà creare una maggiore conoscenza della terra di Puglia nei cuochi stranieri".
Marco Bolasco, del Gambero Rosso, ha invece voluto mettere in evidenza un altro aspetto del concorso: "Ciò che più mi ha colpito è stata la totale libertà di creazione e la passione che ha unito mondi diversi, grazie soprattutto all'abbinamento con i tutors. E' questa la direzione giusta". "Mi piace questa fusion tra cuochi del Nord Europa e i paladini del territorio, – dice Fiammetta Fadda – che credo sia utile per i primi, mentre per i secondi sia un'ottima maniera di esportare la cucina microregionale, per far conoscere i prodotti ed insegnare ad usarli. D'altra parte i cuochi dovrebbero essere spinti a fermarsi più a lungo, dando modo di sviluppare ancora più creatività e purezza." Due pareri che analizzano sfaccettature diverse ma comunemente improntate sul valore della conoscenza del prodotto utilizzato sono quelle di Enzo Vizzari de L'Espresso e del professor Giacinto Miggiano. Il primo preme soprattutto su "l'importanza di acculturare e avvicinare all'impiego dell'olio extravergine d'oliva popoli che non hanno la cultura dell'olio. Questo avviene attraverso la formazione sull'impiego di questo prodotto e sulle sue caratteristiche".
Dalla sua esperienza di nutrizionista, il secondo ha invece posto l'accento sulla validità delle proposte in concorso: "L'olio non è stato portato ad alte temperature ed è stato associato a verdure, a pasta e pesce, creando così dei piatti unici completi, in particolare quando abbinato con verdure e legumi". A chiudere le dichiarazioni è l'Assessore allo Sviluppo Economico e Marketing Territoriale, Domenico De Nigris: "Abbiamo sperimentato un nuovo format all'interno di QOCO, grazie alla formula dello chef tutor che ha valorizzato ancora di più il rapporto con il territorio e lo scambio di saperi e culture. Oltre a ciò, il Nord Europa si può rivelarsi come una realtà foriera di nuovi sviluppi economici, anche di marketing territoriale".
Per ringraziare chi ha creduto in QOCO sin dalla sua nascita e lo ha visto crescere come strumento di valorizzazione della propria terra e cultura, è stata consegnata alla moglie la targa in memoria di Lorenzo Lomuscio, impiegato dell'Assessorato alle Sviluppo Economico e Marketing Territoriale, mancato un anno fa. Inoltre, da quest'anno, QOCO ha istituito il Premio biennale QOCO & Co che premia le manifestazioni del settore enogastronomico che, in Italia e all'estero, si sono segnalate per innovazione, qualità. La prima edizione del premio QOCO & Co è stata assegnata al giornalista Paolo Marchi, in quanto ideatore di Identità Golose, Congresso Italiano sulla Cucina d'Autore, giunto alla quarta edizione, che si è segnalato con straordinaria celerità contribuendo ad individuare la fisionomia della cucina contemporanea, caratterizzata dal rapporto tra interpreti, materie prime, cultura e territorio.
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