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Anci Puglia, soppressione fermate Eurostar, richiesta d'incontro al Ministro Matteoli

Data: 02/12/2008 - Ora: 09:12
Categoria: Politica

Anci Puglia, soppressione fermate Eurostar, richiesta d'incontro al...

In seguito il testo della missiva.

Ierimattina l'ANCI regionale ha richiesto al Ministro Matteoli, con una lettera firmata dal Presidente Dott. Michele Lamacchia, la convocazione di un incontro con ANCI e TRENITALIA, sulla vicenda della soppressione delle fermate Eurostar e sul divieto d'utilizzo degli abbonamenti Eurostar ed Eurostarcity sui treni regionali.

Commentando l'iniziativa il vice Presidente Avv. Fabiano Amati ha dichiarato:



"Abbiamo il dovere di tentarle tutte!

Mentre ci accingiamo a supportare i Comuni nella predisposizione di tutte le iniziative di protesta, avvertiamo la necessità di compiere tutti i passi negoziali possibili. Ce lo impone la nostra natura istituzionale, pur se ripetutamente offesa da Trenitalia.

Abbiamo richiesto un incontro al Ministro Matteoli, informandolo dettagliatamente sui fatti, anche perché le giustificazioni addotte da Trenitalia tentano di riversare subdolamente sul Ministero (azionista) la responsabilità della decisione.

Noi sappiamo che così non è e per questo reputiamo indispensabile che il Ministro convochi un urgente incontro, affinché il problema possa risolversi senza inutili code.

Avremmo voluto evitare il coinvolgimento del Ministro Matteoli nella vicenda ma purtroppo alla stato egli è l'ultima possibilità che abbiamo per continuare a svolgere un proficuo negoziato."



TESTO INTEGRALE LETTERA INVIATA OGGI


Bari, 1 dicembre 2008


Preg.mo Sig.

Sen. Altero MATTEOLI

MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Ufficio di Gabinetto

S E D E


e per opportuna conoscenza:


Egr. Sig.

Dott. Mario LOIZZO

Assessore Regionale ai Trasporti

S E D E




OGGETTO: Soppressione delle fermate del treno Eurostar nelle stazioni di Barletta, Monopoli, Fasano e Ostuni, sulla tratta Lecce – Roma, e divieto d'utilizzo degli abbonamenti Eurostar ed Eurostarcity sui treni regionali.

Richiesta incontro urgente.


Preg.mo Sig. Ministro,

Le scriviamo con riferimento alla decisione di Trenitalia (in vigore dal 13.12.2008) di sopprimere le fermate Eurostar nelle stazioni di Barletta, Monopoli, Fasano ed Ostuni, sulla tratta ferroviaria Lecce – Roma, e vietare l'utilizzo degli abbonamenti Eurostar ed Eurostarcity sui treni regionali.

Sollecitata dai Sindaci dei Comuni interessati e da quelli dei Comuni limitrofi, oltre che dalla protesta risoluta dei Cittadini - viaggiatori, la nostra associazione ha ottenuto d'incontrare - nei giorni scorsi - l'amministratore delegato di Trenitalia (Ing. Vincenzo Soprano), all'apice di molteplici sollecitazioni e per tale caratteristica non idonee a configurare il più classico "galateo" istituzionale.

Tuttavia, l'incontro si è svolto a Roma il 26 novembre u.s., con esito che non abbiamo indugiato nel definire "disastroso", unitamente ai Sindaci presenti e componenti della delegazione, perché corredato dalle seguenti ed "incredibili" giustificazioni:


  1. Trenitalia è una Società per Azioni ed è obbligata ad inseguire l'utile, salvo che lo Stato non si determini a finanziare l'azienda per i servizi che dovesse ritenere indispensabili.


Commento. E' certamente paradossale udire dichiarazioni dirette a rivendicare la natura di società di capitali dell'azienda, dimenticando l'identità dell'azionista, che notoriamente è lo stesso Stato, descritto - dal managment di Trenitalia - come un "avaro affamatore" dai cui soli finanziamenti ci si aspetta introiti, ribaltando – dunque – la stessa ragione che anni fa indusse lo Stato a trasformare le Ferrovie dello Stato in S.p.A..


  1. La condotta aziendale di Trenitalia deve tener conto del fatto che eventuali attività che non producano utili sono soggette (sic!) al sindacato della magistratura contabile per danno erariale.


Commento. Per contrastare tale affermazione ci basti il richiamo della nozione sui limiti del sindacato per danno erariale della magistratura contabile (per dolo o colpa grave), in materia di responsabilità degli amministratori di società di capitali con azionista interamente pubblico, avente ad oggetto la produzione di servizi essenziali. Salvo considerare i Sindaci suggestionabili a mezzo delle parole, così come soleva fare l'Azzeccacarbugli con il latinorum, nel nostro Paese non esistono precedenti di azione per danno erariale, ovvero di sentenze, per casi come quello che si è voluto addurre.

  1. Una coppia di convogli Eurostar impegnati sulla linea sono "contribuiti", cioè finanziati dallo Stato, e perciò organizzati in una fascia oraria non molto richiesta e si fermano in parecchie stazioni, ben oltre quelle dei capoluoghi e dei Comuni di Barletta, Monopoli, Fasano ed Ostuni.


Commento. La giustificazione è sibillina, perché ha inteso scaricare sulla responsabilità dello Stato, approfittando della letteratura sullo Stato sprecone ed inefficiente, scelte organizzative (finanziare i convogli di fasce orarie non richieste) che "a fiuto" non si pensa siano state determinate, salvo smentita, dalla decisione del Ministero, ma piuttosto rispondono alla logica secondo la quale solo il denaro dei contribuenti può essere sprecato in attività non redditizie e non richieste.


  1. Una coppia di convogli Eurostar, quella per cui è in programma la soppressione delle fermate, registra un buon equilibrio finanziario (utili), mentre altra coppia di convogli Eurostar, organizzata in fascia oraria non molto richiesta, registra un pessimo equilibrio finanziario (perdite).


  1. La scelta di sopprimere le fermate per la coppia che produce utili è stata intrapresa nella speranza che i Cittadini – viaggiatori che non possono più prendere il treno da quelle stazioni si indirizzino sulla coppia che produce perdite, così da salvaguardare l'organizzazione aziendale in materia di personale, che diversamente comporterebbe la soppressione della coppia che produce perdite.


Commento. Se Trenitalia adeguasse davvero la sua condotta a quella di una società di capitali non crediamo sarebbe stato possibile ascoltare siffatta giustificazione. Non ci risulta che al mondo esista una società di capitali che decida di peggiorare il servizio di una attività che produca utili, nella speranza che tale peggioramento possa far migliorare le performance di altra attività che produca perdite, e ciò al sol fine di salvaguardare l'organizzazione del personale, id est le relazioni sindacali.


  1. Circa il divieto di viaggiare sui treni regionali con abbonamento Eurostar ed Eurostrcity, la decisione consisterebbe nell'evitare confusione tra due "linee" di bilancio (Eurostar e Treni regionali), nonostante i convogli (e quindi i ricavi) appartengano alla stessa società. In ogni caso, sul punto è in corso un confronto con la Regione Lombardia, il cui esito sarà applicato anche alla Puglia.


Commento. La giustificazione lungi dal corrispondere alle varie esigenze dei Cittadini – viaggiatori – pendolari, adempie al tentativo di scorporare i risultati di gestione, per fini che si possono facilmente supporre, determinando però un serio disagio in capo ai Cittadini, che notoriamente dovrebbero essere i destinatari delle attenzioni "industriali" dell'azionista di Trenitalia (lo Stato). In ogni caso, la giustificazione contiene il beffardo con riferimento alla subordinazione del caso "Puglia" alle decisioni sul caso "Lombardia".


Preg.mo Sig. Ministro,

non possiamo nascondere che la comunicazione alle Comunità locali di tali giustificazioni, unite al nostro commento, rappresentano allo stato una chiara istigazione alla protesta civile e all'adozione – nella prospettiva dei Sindaci – dei più opportuni provvedimenti consentiti dall'ordinamento.

In questa vicenda crediamo che lo Stato (azionista) da Lei rappresentato, al pari dei Cittadini, possa ritenersi parte lesa, perché con disinvoltura chiamato in causa in termini di responsabilità su scelte che in verità seguono incomprensibili ed irrazionali strategie industriali (!) di Trenitalia, ove – detto per esempio - il risparmio di soli venti minuti sulla percorrenza è solo l'elemento che a Trenitalia fa un po' più comodo diffondere.

Sino a questo momento avevamo ritenuto di farLe solo conoscere lo stato del confronto in corso, ma a questo punto non possiamo che rivolgerci a Lei, anche assistiti da una Sua recente dichiarazione giornalistica: "Moretti può fare ciò che vuole sull'alta velocità, sui treni universali e regionali deve invece concordare con noi ogni decisione".

Ed è proprio condividendo la Sua dichiarazione, Le chiediamo di convocare un urgentissimo incontro con Trenitalia (il nuovo orario entrerà in vigore il 13 dicembre), al quale vorrà consentire la partecipazione di una nostra delegazione, al fine di assumere le più opportune e congrue decisioni sulle questioni che solleviamo.

Con il nostro saluto.





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