L’assemblea regionale di Alleanza nazionale, allargata agli eletti negli enti locali, ha discusso a lungo ieri sui contenuti del Piano Energetico regionale, rilevando, innanzitutto una carenza di base sia a livello di consultazioni, che non sono, di fatto, attivate efficacemente sul territorio, sia a livello di assenza di piano finanziario. È stata rilevata anche l’assenza di una coerenza di ipotesi. "Siamo di fronte più che altro ad un collage di idee - ha evidenziato il coordinatore regionale Adriana Poli Bortone - privo di una vera strategia e messe insieme da una società esterna in un documento privo di identità. Il controllo delle emissioni, che dovrebbe essere al centro delle attenzioni come vuole il Protocollo di Kyoto, pare essere in ultima linea nelle attenzioni della Giunta regionale pugliese. Alcuni amministratori hanno rilevato come nel documento siano assenti gli studi di fattibilità e non si ragioni in termini di né di . È assurdo poi - conclude il coordinatore regionale - che nessun riferimento sia fatto ad eventuali (royalties) al territorio dalla installazione degli impianti". L’assemblea, quindi, ha deciso di invitare la Regione Puglia ed il Ministero dell’Ambiente ad attivare le procedure per uscire dall’emergenza dei rifiuti in Puglia attraverso la istituzione di un "comitato per il rientro", così come già fatto in Sicilia. L’assemblea, infine, ha deciso di promuovere incontri con le organizzazioni professionali agricole sull’utilizzo delle biomasse da tenersi a Manduria il 22 giugno e ha stabilito di tenere a Brindisi un convegno sulla situazione energetica il 23 giugno.