La situazione ambientale della Puglia, per quanto riguarda aria, acqua e terra, presenta 'luci e ombre', secondo gli esperti della Siti, Societa' di Igiene e Medicina preventiva, riuniti in congresso a Genova presenta luci e ombre e a macchia di leopardo. I risultati emergono dalla lettura del 'Rapporto Ecosistema Urbano 2004 di Legambiente', dei dati Istat e dei dati dell'Osservatorio nazionale rifiuti. Nel 2002 sono state prodotte 1.806.588 tonnellate di rifiuti, vale a dire 449,5 chilogrammi di rifiuti pro capite, mentre la media nazionale si attesta su oltre 522 chilogrammi. Per l'aria e' buona la situazione a Brindisi (45 mg/mc) e Taranto (47 mg/mc) per quanto riguarda la concentrazione di biossido di azoto. Male Bari con 57 mg/mc e Lecce (69 mg/mc). Per Foggia non ci sono dati. Per le polveri sottili (Pm10), importante indicatore della qualita' dell'aria, vanno bene le cose a Lecce che con 22 mg/mc e' al di sotto del limite tollerato di 44,8 mg/mc ed e' al quarto posto tra le 'migliori' in Italia. Sono, invece, al di sopra dei limiti Bari (66 mg/mc) e Taranto (67 mg/mc). Per Brindisi e Foggia non ci sono dati disponibili. L'analisi dell'acqua in Puglia rileva, per la presenza di nitrati, che soltanto Taranto e' al di sotto del valore guida di 5 mg/l con 4,0 mg/l.