Per circa due milioni e mezzo di bambini italiani, al di sotto dei tre anni, entro tre mesi verrà ridotto il ''rischio giocattoli'' in plastica. Il Ministero dell'Industria ha avviato infatti la prodedura di informazione comunitaria per l' adozione di un provvedimento di sospensione dell'immissione sul mercato italiano di giocattoli che contengono 'ftalati', composti chimici utilizzati per rendere più morbido il Pvc e sotto accusa per 'emigrare' dal giocattolo alla bocca del bambino, quando vengono succhiati o masticati. ''Dopo la convocazione ad hoc di una conferenza dei servizi -sottolinea il Ministero- si è ritenuto necessario un intervento di tipo precauzionale in virtù soprattutto della particolare categoria di destinatari del prodotto: i bambini. (FM)

Trascorso un periodo di tre mesi, se non ci sarà alcuna opposizione da parte della Commissione europea o di altri stati membri, il provvedimento potrà diventare operativo''.

Ilprimo allarme ftalati risale al maggio '97, quando l'Agenzia ambientale danese denunciò che alcuni giocattoli e prodotti per l'infanzia rilasciavano prodotti tossici chiamati ftalati che mettevano a rischio la salute dei bambini causando danni a fegato, reni ed altrazioni al sistema endocrino e riproduttivo.

Questo allarme fu ripreso da Greenpeace che mise sotto osservazione sessantatré giocattoli riscontrando livelli di ftalati compresi tra il 10% e il 40% in peso degli stessi.