E' sull'equazione ''occupazione e ambiente'' che si gioca la politica di sviluppo sostenibile del futuro. I 9mila posti di lavoro gia' creati, cui dovrebbero aggiungersene altri a breve, sono infatti uno dei pilastri del bilancio del lavoro fatto dal Ministero dell'Ambiente nel corso del 1998, illustrato a Roma dal ministro Ronchi. ''Oggi - ha detto Ronchi - le politiche ambientali vengono monitorate anche dal punto di vista degli sbocchi occupazionali''. (MN)

E le cifre danno ragione al ministro: 2.000 posti dal recupero dei beni durevoli, 600 giovani nei Lpu sui rifiuti, 1.900 lavoratori nei parchi nazionali, 400 giovani per le energie rinnovabili, 600 nuovi posti nei parchi geominerari e geovulcanici, 750 operatori per la tutela del mare, 2.000 addetti nella depurazione delle acque, 700 addetti nelle bonifiche. Una politica che ha visto l'Italia fortemente impegnata anche nell'ambito del G8 e nell'applicazione della Risoluzione su Ambiente e Occupazione che raccomanda di integrare le politiche ambientali e dell'occupazione in tutte le altre politiche. Ma la presentazione del Rapporto '98 e' stata l'occasione per il ministro Ronchi di mettere in evidenza i passi avanti compiuti sul fronte dello sviluppo sostenibile, della lotta per l'abbattimento dell'inquinamento da gas a effetto serra, per la maggiore vivibilita' delle citta, per l'inquinamento acustico ed elettromagnetico, oltre, naturalmente a quello da smog. ''In questo contesto - ha sottolineato Ronchi - il provvedimionto piu' innovativo e' il decreto sulla Mobilita' Sostenibile delle aree urbane che tenta, per la prima volta, di superare la logica dell'emergenza mettendo a punto un pacchetto di misure organiche, non solo di limitazione, ma anche di incremento di servizi e dei trasporti pubblici, creazione di aree pedonali e spazi verdi, agevolazioni per l'acquisto di autobus, biciclette e motorini elettrici''. E poi la carbon tax, un provvedimento definito innovativo che, ha spiegato Ronchi, ''serve a rendere meno convenienti i carburanti che inquinano di piu', spinge all'efficienza energetica e allo sviluppo delle fonti rinnovabili''. E ancora, Ronchi ha citato la riforma sui rifiuti ''per la cui attuazione - ha detto - non vi nascondo che ci sono delle difficolta'''. E la messa in funzione del sistema di recupero e di riutilizzo degli imballaggi con l'avvio del CONAI (il Consorzio al quale aderiscono obbligatoriamente produttori e utilizzatori di imballaggi) e l'attivazione di sei consorzi di filiera (per la raccolta e il riciclaggio di plastica, legno, alluminio, vetro, acciaio e carta). E il nuovo testo per la tutela delle acque. Per il '99, due impegni inderogabili: ''Il recepimento delle direttive comunitarie sulle quali portiamo ancora dei ritardi e il recupero dei residui 'storici' che il ministero eredita dal passato'', di quelle questioni, cioe', lasciate in sospeso dalle precedenti gestioni. ''Le politiche dell'ambiente nel nostro paese statnno facendo passi avanti - ha concluso Ronchi - certo, il deficit ambientale ancora richiede da parte di tutti un impegno notevole nei prossimi anni''.