Nella classifica della convenienza per una spesa tipo, dopo Bari, seguono Firenze (4.806 euro), Pisa (4.908 euro), Bologna (4.917 euro) e Verona (4.952 euro).
Da una inchiesta della rivista "Altroconsumo" è emerso che tra 40 capoluoghi italiani, Bari è la città dove è possibile fare la spesa più conveniente (4.706 euro) con un carrello che includa i prodotti di marca. In fondo alla classifica, tra le città dove tale carrello costa mediamente di più anche nel punto vendita più economico, troviamo Messina (5.666 euro) e Bolzano (5.587).
Nella classifica della convenienza per una spesa tipo, dopo Bari, seguono Firenze (4.806 euro), Pisa (4.908 euro), Bologna (4.917 euro) e Verona (4.952 euro). Altroconsumo ha condotto un'inchiesta-guida alla spesa più conveniente in oltre 500 tra supermercati, ipermercati e hard discont in 40 capoluoghi d'Italia. Risultato: per una famiglia italiana il risparmio sonante, nel fare la spesa, è possibile, individuando il punto vendita meno caro. A Bologna in un anno, ci si può ritrovare con circa 1000 euro in più nel portafogli.
I confronti sui livelli di prezzi sono stati condotti su due carrelli di spesa tipo: il primo, quello che privilegia i prodotti di marca, con 161 tipologie di prodotti alimentari freschi e confezionati e altri per l'igiene per la casa e personale; il secondo, all'insegna del prezzo più basso indipendentemente dalla marca, rilevando 114 tipologie di prodotti anche negli hard discount.
I prezzi di supermercati, ipermermercati e hard discount variano da città a città a seconda del livello di concorrenza tra i punti vendita. Più questo è elevato, maggiori sono le possibilità di risparmio per le famiglie. In generale, gli ipermercati sono i più convenienti per la classica spesa di una famiglia, che includa cioè anche i prodotti di marca più venduti. Se la spesa si concentra su i prodotti dal prezzo piu' basso, gli hard discount non hanno rivali: il risparmio, rispetto agli iper e super, si aggira attorno al 20-30%.
Notevoli le possibilità di risparmio, scegliendo per un anno il punto vendita meno caro della città invece che il più caro: a Bari, per esempio, dove l'offerta commerciale è particolarmente varia, una spesa oculata in città può far risparmiare in un anno a una famiglia media 959 euro. Oltre Bologna, interessanti anche le possibilitaàper i consumatori di Pesaro (915 euro), Firenze (897 euro) e Brescia (727 euro). Trieste è invece la città dove la forbice del risparmio si allarga di meno: 125 euro di differenza in un anno. Nelle grandi città come Roma, Napoli e Torino sono possibili risparmi oltre i 500 euro. A Milano, invece, il livello di prezzi si è omologato, offrendo alle famiglie del capoluogo lombardo risparmi interessanti, ma più ridotti, sotto i 500 euro in un anno.
L'inchiesta dà concretezza a quello che poteva sembrare uno slogan: la concorrenza fa bene al mercato; nelle città dove più punti vendita si danno battaglia sui prezzi il consumatore ha notevoli possibilità di risparmio.