Con un disegno di legge composto da tre articoli, la giunta regionale pugliese ha deciso oggi ''di ricorrere per i primi mesi del 2002 all'esercizio provvisorio del bilancio di previsione''. Lo rende noto un comunicato nel quale e' detto che ''i motivi sono stati illustrati nel corso della riunione dell'esecutivo dall'assessore Rocco Palese che ha definito la decisione 'soluzione obbligata, in considerazione dell'intervenuta recente riforma dell'ordinamento regionale in materia di programmazione, bilancio, contabilità regionale e controlli, di cui alla L.R. 28/01''. ''I profondi mutamenti introdotti • ha detto Palese - e le complesse ed articolate procedure di predisposizione del documento contabile che sono derivate, richiedono un lavoro di prima impostazione assai impegnativo. Non sono inoltre da trascurare le difficolta' derivanti dalla mancanza di un quadro di riferimento certo, specie sul versante delle entrate che, solo ad avvenuta approvazione della manovra finanziaria del governo centrale, sarà possibile definire nel caso in cui risultino strettamente correlate ai provvedimenti governativi''. Palese ha poi elencato ''altre difficolta' di vario ordine: dalla mancanza di elementi di certi di quantificazione in ordine capitoli che, forniti o meno di vincoli di destinazione, sono riferibili a settori di spesa particolarmente incidenti quali i trasporti, l•agricoltura, la sanita', la f.p., l•edilizia residenziale, al previsto trasferimento, a breve, degli uffici di ragioneria e di bilancio''. ''Operazioni queste che - ha sottolineato - coinvolgendo l•intero sistema informativo-contabile, comportano certamente la impossibilità di avvalersi per qualche tempo delle relative strutture, non solo informatiche''. L•assessore al bilancio ha poi continuato rilevando che ''innestando da subito una piena utilizzazione delle risorse finanziarie, senza i limiti ed i vincoli che solo l•attivazione dell•esercizio provvisorio puo' garantire, esporrebbe il sistema regionale al rischio di impostare la gestione del bilancio in un quadro programmatico-finanziario incerto, con necessità di rivedere e riformare a breve sia le quantificazioni finanziarie che le relative allocazioni. L•esercizio provvisorio non vuol comunque dire rigidita': infatti, l•art.3 del d.d.l. permette anche la gestione di spese diverse da quelle obbligatorie, purche' finanziate con fondi a destinazione vincolata documentalmente accertate dalla ragioneria''. ''Unica eccezione - ha concluso Palese - e' costituita dalla possibilita' di impiegare in tutto o in parte gli stanziamenti necessari a sostenere tempestivamente la quota di cofinanziamento regionale previsto, sia per l•attivita' formativa professionale per l•anno 2001-2002 che per la piena e concreta utilizzazione dei fondi comunitari''.