Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.


Home Page

Albania, una Chiesa da offerte di italiani ed albanesi

Data: 29/10/2002 - Ora: 11:11
Categoria: Economia

E’ stata costruita in cinque anni con le offerte dei fedeli italiani e albanesi, la pianta ha la forma di un calice, è stata dedicata a San Pietro e Paolo e può contenere 400 persone sedute e altrettante in piedi. Per realizzarla molti operai hanno lavorato senza sosta e senza volere denaro. Due giorni fa è stata inaugurata e da tutta l’ Albania sono giunte centinaia e centinaia di persone. E’ una chiesa costruita su progetto di un padre dei Frati minori cappuccini di Puglia, nel territorio di Hajmel, un paese ad una trentina di chilometri da Scutari, un luogo povero dove le strade sono talmente dissestate che per percorrere in auto cinque chilometri ci si impiega mezz’ora di tempo. Ora, con le stesse forze e risorse il progetto è quello di costruire un ospedale.

La chiesa di San Pietro e Paolo è nata grazie al progetto di padre Sergio Laforgia, un giovane che studiava architettura a Firenze quando sentì «la chiamata»: poco prima di laurearsi lasciò tutto per entrare nell’ ordine dei Cappuccini. E’ da dieci anni in Albania e finora grazie a lui - ma non solo - altre chiese sono nate nella zona, tra le più povere del paese: una chiesa, sempre su progetto di padre Sergio è stata dedicata a Santa Fara ed è nata a Dehulete, un villaggio vicino Hajmel; in un altro villaggio poco distante sono stati realizzati un’ altra chiesa ed un convento di frati cappuccini che fino a qualche tempo fa non esistevano in Albania: oggi stanno nascendo i primi cappuccini albanesi.
«Il nostro discorso - racconta padre Diego Pedone, vicario provinciale dei Frati Cappuccini di Puglia e parroco del santuario Santa Fara di Bari - è quello di unire la nascita della Chiesa e la rinascita dei vari villaggi albanesi; senza chiesa un villaggio è smarrito, la gente guarda alla nascita della chiesa come a un motivo di speranza».
Poco prima che venisse costruita la chiesa, nel villaggio di Hajmel si celebrava all’ aperto, con le persone sedute sulla terra, un vero e proprio anfiteatro naturale. «L’ inaugurazione - spiega padre Diego - è avvenuta in un clima di vera gioia ed è stata accompagnata da un momento emozionante perché sono stati ricordati tre sacerdoti martirizzati sotto il regime comunista. Tra questi padre Nicol Doda, incarcerato dal regime e sottoposto ad ogni tipo di torture, nel ’48».
L’ inaugurazione della chiesa è avvenuta alla presenza, oltre che di padre Diego e padre Sergio, dell’ amministratore apostolico della diocesi di Sappa, mons.Dode Gjergji, del Nunzio apostolico di Tirana che ha portato i saluti del Vaticano, sacerdoti di tutta la diocesi, sacerdoti provenienti da Scutari, religiosi e religiose, fedeli e il sindaco di Hajmel,da tutti conosciuto col nome di ’Zef’, deputato per il partito democratico al parlamento di Tirana, che è apparso a tutti particolarmente emozionato. Le autorità civili del luogo hanno consegnato ai famigliari dei sacerdoti torturati durante il regime e a padre Sergio attestati di alta benemerenza, firmati dal governo di Tirana.
«Ora - spiega padre Diego - il nostro obiettivo è quello di realizzare nel villaggio di Hajmel un ospedaletto: gestire l’ emergenza è un fatto ordinario in quella zona e ogni giorno si assiste alla disperazione di persone che hanno bisogno di cure e che non possono riceverle perché non ci sono medici e non c’è un ospedale». «Dove le chiese sono state distrutte, o, sempre durante il regime, sono diventate stalle, magazzini o depositi ora - aggiunge padre Diego - c’è la rinascita, soprattutto la rinascita della speranza».

Invia commento

Commenti su questo articolo

Documenti

Link

Risorse correlate

Ultimi video della categoria

Ultime notizie della categoria

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

Banner AIL Salento

Banner AIL Salento

CARLA E ANNACHIARA QUARTA

CARLA E ANNACHIARA QUARTA
Torna a inizio pagina
RECAPITI E INFO

Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28 

info@sudnews.tv

Privacy Policy
Cookie Policy

SUDNEWS

Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617

ClioCom © 2025
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati