Gli scafi che fanno la spola tra l'Albania e l'Italia per il traffico di clandestini ''sono italiani'' e lo dimostra il fatto che ''gli scafi non ci sono più nella baia di Valona dopo l'allontanamento di alcuni vostri connazionali''. Lo ha detto il prefetto di Valona Tare Hamo durante l'incontro con la delegazione del comitato Schengen da ieri in Albania. ''Si tratta di una denuncia grave non surrogata da prove - ha replicato il presidente del comitato di Schengen, Fabio Evangelisti - e sulla questione martedì 16 marzo ascolteremo il procuratore nazionale antimafia, Vigna, per confrontare il livello e fondatezza delle denuncie raccolte qui''. (FM)

E' in questo clima che si è svolta la seconda giornata di visita del comitato in Albania. Dopo aver incontrato in mattinata il presidente del Parlamento albanese, Skender Gijnushi, il presidente della Repubblica, Rexhep Meidani e il capo dell'opposizione, Berisha, la delegazione è giunta in tarda mattinata a Valona. L'arrivo si è svolto in un clima di massima allerta.

Sono state infatti dispiegate ingenti misure di sicurezza. La riunione in prefettura ha assunto toni accesi quando il prefetto ha lanciato le denunce agli italiani rilevando, tra l'altro il successo ottenuto in questi ultimi tempi: ''da centottantatré gommoni ora sono solo dieci''.