No a trasformare i militari italiani presenti in Albania in poliziotti. Ma al tempo stesso necessità di arrestare gli scafisti. Il sottosegretario agli Esteri Umberto Ranieri tornato oggi a chiarire la posizione del governo riguardo al ruolo dei nostri militari in Albania, ma anche riguardo alla necessità di dare maggiore efficacia operativa alla lotta contro il traffico di clandestini. "Se qualcuno pensa che i problemi albanesi si risolvano facendo dei soldati italiani dei poliziotti, questo qualcuno si sbaglia" ha detto Ranieri a margine del convegno alla Camera sulla Nato. "Altra cosa - ha precisato Ranieri - concordare tra i due governi ulteriori misure per consolidare la capacit di reprimere la criminalità albanesé". D'altro canto, ha aggiunto il sottosegretario, "bisogna fare in modo che gli scafisti che giungono sulle coste italiane, che si servono di poveri disgraziati a m di scudo, sappiano che non potranno sottrarsi alla cattura, devono avvertire che i rischi di essere arrestati sono elevatissimi". Ranieri ha quindi ricordato che "il governo di Tirana sa che l'Italia ritiene indispensabile che sia spezzata ogni forma di connivenza tra l'establishment albanese e la criminalità. Noi non stiamo ad aspettare, ma incalziamo le autorità albanesi a muoversi più spedite su questo fronte". (MN)