"Sangue vivo" del regista salentino Edoardo Winspeare, unico film italiano selezionato quest’anno dal prestigioso Festival di San Sebastian, ha vinto il «Premio per i nuovi autori» assegnato al cinema giovane da una apposita giuria internazionale in cui l’Italia era rappresentata dal critico Fabio Ferzetti. "Fratelli coltelli" si aggiudica così, con il suo dolente melodramma su una famiglia di fratelli-coltelli al ritmo delle musiche tradizionali della "pizzica", il riconoscimento più ambito del maggiore festival spagnolo. Insieme al premio, ci sono infatti 300 milioni di lire da spartire fra regista e produttore, nel caso specifico la Sidecar e la Pablo. "Non è stato facile arrivare alla decisione finale - ha dichiarato ieri Ferzetti al giornale telematico di Italia Cinema "Tamtam" - perché i 22 titoli in gara erano più che interessanti. La decisione è poi arrivata all’unanimità per il suo particolare trattamento di un conflitto culturale trasformato in un appassionante dramma universale nel quale la musica diventa il personaggio principale". L’opera seconda di Edoardo Winspeare - che giunge dopo l’acclamato "Pizzicata", apprezzato forse più all’estero che non in Italia - è interpretata da attori non professionisti. "Tre o quattro anni fa - ha detto ancora Ferzetti - fare questo film sarebbe stato impossibile e lo sarà ancora fra qualche anno". Tra gli altri premi assegnati dal festival spagnolo, il più importante, la "Conchiglia d’oro", è andato al regista Arturo Ripstein per "La perdizione degli uomini". (MN)