La produzione agricola pugliese nel 2002, a causa delle calamita' naturali (siccita', alluvioni, grandinate), ha perso 800 milioni di euro.
La stima e' stata fatta a Bari dal presidente regionale della confederazione italiana agricoltori (Cia), Antonio Barile. 'L'agricoltura italiana e pugliese - ha continuato Barile - ha bisogno di interventi concreti con risorse adeguate, immediate, almeno 10 volte superiori agli 11 milioni di euro messi a disposizione dai decreti governativi'.

Secondo la Cia pugliese, e' andata distrutta il 50% della produzione di pomodoro, il 40% di quella di uva da tavola e da vino. 'Il ministro dell' Economia ha assegnato scarse risorse complessive e le dilaziona in 15 anni, con gravi conseguenze per gli imprenditori agricoli'. 'La Cia - ha sottolineato Barile - chiede la riforma radicale della legge 185/92 gia' per la prossima annata agraria 2003. E' necessario prevedere un nuovo sistema che punti ad un equo risarcimento dei danni agli agricoltori'.