L’assessore regionale all’agricoltura, Nino Marmo, interviene a difesa dell’Istituto Germoplasma, il centro studi del CNR per le ricerche avanzate in agricoltura. Ha richiesto al Governo centrale di rivedere la decisione di "cancellare di fatto" la struttura barese. In una lettera indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri Giuliano Amato, che regge ad interim il Dicastero dell’università e della ricerca scientifica, al ministro dell’agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio, al Consiglio Direttivo e al presidente del CNR, Luigi Bianco, il responsabile delle politiche agricole pugliesi ha sottolineato di aver appreso "con estremo disappunto che il processo di riordino del CNR intende penalizzare la Regione Puglia, in particolare il settore dell'agricoltura".

"Con il ‘provvedimento ordinamentale n. 15769 del Presidente CNR - continua la nota - di fatto si è cancellato l'Istituto del Germoplasma di Bari, unica realtà scientifica nell'area mediterranea ad occuparsi di salvaguardia di risorse agrarie a rischio di estinzione". "Ritengo che questa decisione sia fortemente in contrasto con i piani di sviluppo della Regione e che di fatto privi la Puglia di un Istituto scientifico il cui settore peculiare è di recente stato considerato di eccellenza dal piano triennale del CNR nell'ambito del piano nazionale della ricerca". "E' più che opportuno - ha concluso Marmo - che questa decisione sia rivista, restituendo alla Regione tutto ciò che le compete in termini di ricerca in agricoltura e sviluppo sostenibile, temi ai quali il ministro sappiamo essere particolarmente sensibile".