La sua esperienza è stata premiata perché interamente pensata, realizzata nelle sue varie fasi e portata avanti dall’imprenditrice che da coltivatrice diretta ha iniziato a produrre sottoli, seguendo le antiche e tradizionali ricette di sua nonna, per esc
Il Ministro dell’Agricoltura, Gianni Alemanno, ha consegnato, oggi, a Lucia Dalessio, imprenditrice agricola di Monopoli, il premio "De@Terra", promosso dall’Osservatorio Nazionale per l’Imprenditoria Femminile in Agricoltura e dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica.
La sua esperienza è stata premiata perché interamente pensata, realizzata nelle sue varie fasi e portata avanti dall’imprenditrice che da coltivatrice diretta ha iniziato a produrre sottoli, seguendo le antiche e tradizionali ricette di sua nonna, per esclusivo uso familiare. Dopo averle assaggiate per caso in varie occasioni conviviali, amici e conoscenti hanno iniziato a richiedere le sue produzioni. E così è iniziata la sua avventura che l’ha portata a veicolare gli oltre 40.000 vasetti in tutta Italia, arrivati anche all’attuale Presidente del Consiglio e a personaggi del mondo dello spettacolo tra cui Morandi e Sgarbi.
"Il mio impegno per la garanzia di qualità e salubrità dei prodotti – spiega Lucia Dalessio – è iniziato con una capillare ricerca degli antichi metodi di conservazione dei sottolio. Il nostro metodo di lavorazione si basa sulla conservazione di ortaggi freschissimi, appena raccolti. All’inizio il numero dei barattoli era esiguo, oggi, però, riesco a produrne oltre 40.000 l’anno, insufficienti a soddisfare le numerose richieste, tanto da doverle rifiutare per evitare che si possa abbassare il livello della qualità delle mie produzioni, perché un numero maggiore di barattoli confezionati mi costringerebbe a non rispettare la tipicità e la tradizionalità delle tecniche di conservazione, con un ovvio ricorso ai preparati offerti dall’industria".
L’imprenditrice continua a credere nella formula forse antiquata ma efficace del passaparola che le ha permesso nei primi anni di attività di accumulare successi. Ma non solo: partecipa a fiere e mostre nazionali ed internazionali accompagnando i suoi prodotti con brochure informative sulla gamma offerta, sui metodi di lavorazione, sulle norme igienico-sanitarie a cui si attiene, a partire dall’HACCP. E’ presente sul sito della Camera di Commercio per l’imprenditoria femminile come esempio di attività di successo in campo agroalimentare. E’ stata fra i primi imprenditori agricoli in regione a recepire e fare proprie le novità apportate dalla Legge di Orientamento in agricoltura, creando un punto di vendita in azienda, a sua volta ristrutturata a spese proprie, dato che la sua richiesta di finanziamento alla Legge 215 è stata approvata ma non finanziata ed è attivamente impegnata, tra l’altro, ad incentivare e sviluppare l’imprenditorialità femminile in agricoltura, in qualità di responsabile di Donne Impresa Puglia (coordinamento per l’imprenditoria femminile della Coldiretti Puglia) .
"La nostra imprenditrice – commenta con soddisfazione il presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, che ha proposto la sua candidatura – è un esempio di agricoltura di qualità che ha fatto del legame con il territorio e con le tradizioni un punto di forza per il successo delle sue produzioni, innescando un processo virtuoso all’interno della filiera agroalimentare. E’ una dimostrazione, tra l’altro, della vivacità e capacità dell’imprenditoria femminile che oggi conta in Puglia 45.475 occupate, con una percentuale del 32,5% sul totale degli impiegati del settore".