La guerra all'evasione continua. E questa volta le Fiamme Gialle hanno alzato il sipario su una delle truffe al fisco più gettonate, e più remunerative, di tutta la Penisola: gli "affitti in nero". Grazie ad un capillare e preciso incrocio di informazioni, acquisite dagli uomini della Guardia di Finanza attraverso le banche dati, sono stati scoperti, infatti, ben 1.200 casi di contratti di affitto non regolari. (MN)

Il blitz delle Fiamme Gialle sul mercato immobiliare ha consentito agli inquirenti di far luce su un settore, quello degli affitti, che, in Italia, registra non poco "sommerso". L'inchiesta ha infatti portato all'individuazione di ben 1.182 mancate denunce di affitto, come prevede la legge antiterrorismo, redditi non dichiarati per 28 miliardi, violazione delle normative sull'Iva per 2,5 miliardi, evasioni all'Ici per oltre 3 miliardi e recuperi ai fini dell'imposta di registro per 800 milioni. Questi i dati dell'indagine che, dopo una prima fase di sperimentazione, si è concentrata su sette città campione: Napoli, Genova, Bari, Palermo, Messina, Taranto e Catanzaro.
E ora le indagini, che hanno pero' portato alla luce solo una piccola parte del business non dichiarato che riguarda gli affitti, visti i risultati positivi, si estenderanno su tutto il territorio della Penisola. Ma l'inchiesta delle Fiamme Gialle oltre all'effetto "diretto", denunce e multe, ha provocato anche un inatteso quanto considerevole effetto "preventivo" fra quanti locatari sanno di avere la cosiddetta "coda di paglia" nei confronti del fisco. Le denunce pervenute al sindacato inquilini sono aumentate, infatti, in maniera rilevante e, in questi ultimi mesi, le richieste di registrazione dei contratti di locazione, pervenute all'ufficio del registro, hanno fatto segnare una consistente impennata. Emblematica a questo proposito la situazione a Reggio Calabria dove, nei primi quattro mesi dell'anno in corso, ben 4.300 contribuenti si sono spontaneamente "precipitati" presso gli uffici per registrare nuovi contratti di locazione rispetto ai poco piu' di 700 che, nello stesso periodo dell'anno precedente, avevano deciso di regolarizzare la loro situazione con il fisco.