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Adozioni internazionali: iniziativa politico-istituzionale dell'assessore Gentile della Regione Puglia

Data: 12/09/2005 - Ora: 10:17
Categoria: Politica

"La solidarietà non è un sostantivo da usare nei convegni

Promuovere nel territorio la cultura dell’adozione, nell’interesse dei minori: "La solidarietà non è un sostantivo da usare nei convegni. E’ un principio, un metodo di vita e, dunque, un criterio della politica". Così l’assessore alla Solidarietà, Elena Gentile, annunciando l’impegno intrapreso in favore dei bambini bielorussi in attesa di adozione internazionale. "Il prossimo 14 settembre- ha detto l’assessore Gentile- parteciperò , nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, alla riunione della Commissione Politiche Sociali dove chiederò con forza che la missione della delegazione parlamentare italiana in Bielorussia, annunciata in Parlamento dal Ministro Prestigiacomo, sia finalizzata alla riapertura delle adozioni dei bambini ed adolescenti che vivono in drammatiche situazioni di abbandono. "Il blocco delle pratiche relativo anche alla richieste di adozione già formulate - ha continuato l’assessore- conseguente alla modifica retroattiva della legislazione bielorussa in materia, ha determinato una serie di difficoltà aggiuntive per i bambini e gli adolescenti che, frequentando da anni famiglie italiane, vedono ulteriormente a rischio la propria adozione. Per tanti di loro, per troppi, orfani nati dopo Chernobyl la famiglia italiana affidataria rappresenta la totalità della sfera affettiva, ma anche la speranza di una guarigione senza conseguenze. Il rapido passare del tempo, senza che il sistema delle Istituzioni si muova oltre la convegnistica, in favore dei diritti dei bambini alla vita, alla salute, alla famiglia, non fa che condannare tanti piccoli ‘probabili italiani per scelta e per affetto’. " Penso a quanti, ad esempio, dopo aver trascorso per anni e anni, lunghi periodi con le loro famiglie italiane ( e così lasciando la drammatica povertà degli orfanotrofi), si avvicinano alla maggiore età che cancellerebbe di colpo qualsiasi speranza di adozione. "Sono convinta che la Regione Puglia possa e debba fare la sua parte nell’ambito di un più vasto progetto che veda insieme i vari livelli delle Istituzioni Italiane. Non solo , ma nell’ambito della discussione sul nuovo Disegno di Legge in materia di adozioni ed affidamenti internazionali, per ciò che mi riguarda rivendicherò un coinvolgimento più pieno delle regioni in riferimento al processo adottivo".

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