Adoc provinciale di Lecce esprime la piena solidarietà ai comitati di cittadini che stanno spontaneamente sorgendo nel Grande Salento, ed in particolare nell'area neretina, contro l'installazione di centrali nucleari e/o depositi di scorie radioattive sul territorio. A norma della Legge Finanziaria, infatti, entro il 31 dicembre di quest'anno dovranno essere individuati con decreto i criteri di localizzazione degli impianti di produzione e quelli di stoccaggio delle scorie. Ma la scelta di recuperare la vecchia idea del nucleare è sbagliata e va contrastata in toto.

L'Adoc salentina si batte per una politica energetica completamente diversa: contenimento dei consumi superflui, serie politiche di risparmio energetico, riduzione delle dispersioni sulla rete attraverso il miglioramento tecnologico degli impianti di distribuzione, progressivo abbandono della dipendenza da carbone-petrolio attraverso incentivi alla ricerca e allo sviluppo delle fonti rinnovabili (solare, eolico, idroelettrico), queste le parole d'ordine da seguire per una nuova politica energetica a favore dei cittadini.

Oltre ai gravissimi rischi per i cittadini, la scelta nucleare rappresenta una pericolosa e miope scorciatoia, che rinvia di poco il problema della dipendenza da fonti limitate in natura (come l'uranio che, ai consumi attuali, potrà durare solo altri 70 anni!) e, abbassando apparentemente i costi diretti della produzione di energia, distoglie preziose risorse e attenzione dalla ricerca e dallo sviluppo di energie rinnovabili, vera soluzione definitiva al problema energetico! Adoc Lecce è a disposizione di cittadini e consumatori per ogni chiarimento sulla questione energetica in Itala e ricorda che la propria sede è aperta tutti i giorni (escluso sabato e festivi) dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00, in via P. Palumbo, n. 2, tel. 0832.246667, e-mail: lecce@adocpuglia.it.