Il più evidente, per quanto ci riguarda, non è localizzato ai margini della città, ma nel suo centro, nel suo cuore, a ridosso del centro storico. Parliamo, ovviamente, dei borghi settecenteschi.
Il 19 giugno la regione Puglia ha approvato il bando di gara per l'accesso ai finanziamenti per la riqualificazione delle periferie (P.I.R.P. "Programmi integrati di riqualificazione delle periferie").
I n realtà, il termine "periferia urbana" è meglio precisato nel bando stesso, laddove si specifica che per periferia bisogna intendere i "… luoghi esterni o interni alla città consolidata, resi marginali dai processi di sviluppo insediativi contemporanei e afflitti da gravi problemi di degrado fisico, sociale ed economico." Cioè è da intendersi che tali finanziamenti sono rivolti a luoghi urbani degradati non solo "periferici", nel senso stretto del termine, ovvero posti ai margini dei centri abitati, ma in tutti quei luoghi urbani caratterizzati da ampi fenomeni di degrado fisico ( edifici, servizi, infrastrutture) e sociale - economico. La nostra Città ha, purtroppo, diffusi luoghi in cui questi segnali di degrado sono evidenti. Il più evidente, per quanto ci riguarda, non è localizzato ai margini della città, ma nel suo centro, nel suo cuore, a ridosso del centro storico. Parliamo, ovviamente, dei borghi settecenteschi.
L'Associazione Borghi Antichi, da tempo e nell'interesse esclusivo degli abitanti dei borghi e dei cittadini, opera al fine di coinvolgere sia Enti pubblici, segnatamente il Comune di Foggia, che associazioni private, in un ampio dibattito teso alla necessità di riqualifica dei borghi. I motivi, oltre che essere sotto gli occhi di chiunque voglia avventurarsi oltre l'edificio dell'Accademia, ex Banca d'Italia, sono stati più volte espressi. E non è un caso che l'attuale Amministrazione Comunale, con in testa il Sindaco, abbia più volte rimarcato nel suo programma elettorale elettorale, la propria esplicita volontà di risoluzione dei problemi dei quartieri settecenteschi.
In poche parole ci sembra che, finalmente, sia arrivato il momento di dare sostanza a tutte le buone intenzioni sin ora espresse. L'occasione è data dai P. I. R. P.: gli interventi previsti includono la riqualificazione dell'ambiente costruito, la riorganizzazione dell'assetto urbanistico, il miglioramento della qualità ambientale.
I P. I. R. P. sono promossi dai Comuni e attuati da Comuni, IACP, altri enti pubblici, imprese cooperative, associazioni ecc…
Cioè è compito del Comune individuare i luoghi fisici, i siti urbani, al massimo due per i comuni capoluoghi, che possono essere oggetto di recupero e di riqualificazione.
Ed è compito di questa associazione ricordare ai nostri amministratori che, dopo aver perso le occasioni proposte dalla misura 5.1 dei POR e dai Contratti di Quartiere, primo e secondo, non è più possibile attendere e trascurare la legittima esigenza dell'intera città di avere un centro che non abbia le caratteristiche del degrado fisico periferico ma le qualità minime di vivibilità degne di una città moderna.