E' oggi il D-Day nella Valle dei Templi di Agrigento. Le ruspe ruspe cominceranno infatti a demolire le prime costruzioni abusive in una delle aree archeologiche dichiarata dall' Unesco patrimonio dell' umanita'. In particolare cadra' per prima la cosiddetta casa del mafioso, una casa costruita negli anni '80 a poche centinaia di metri dal Tempio di Giunone. ''Si tratta -ha detto il presidente di Legambiente Ermete Realacci- di un segnale importante, che dimostra l' intenzione di continuare nell' opera, recentemente intrapresa dal Governo, di ripristinare la legalita', intervenendo significativamente in quelle regioni a tradizionale presenza mafiosa come appunto Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, dove si concentra oltre il 60% delle nuove costruzioni realizzate abusivamente in Italia''. La stagione delle ruspe, secondo Realacci, ora dovra' continuare per colpire gli ecomostri piu' famosi ancora in piedi: dalle migliaia di ville nell' Oasi di Simeto (Catania) alle case della pineta di Eboli; dal Villaggio Coppola in provincia di Caserta alle villette a schiera 'Stella Marina' di Lavinio (Roma), fino alla saracinesca di Punta Perotti a Bari e la lottizzazione sugli scogli di Tricase a Lecce. ''Demolire -ha detto Realacci- vuol dire rispondere con forza alla criminalita' organizzata ed e' la premessa per riportare la legalita' in un territorio usato dagli interessi ecomafiosi. (MN)