Il Consiglio regionale abruzzese ha approvato un disegno di legge riguardanti tematiche relative alla famiglia e alla maternità in particolare. Infatti in materia di tutela della maternità le leggi vigenti assicurano una copertura giuridica ed un trattamento anche economico a carico dello Stato, solo per le donne che sono già occupate in attività di lavoro dipendente o autonomo per il periodo che precede la nascita di due mesi e sino a tre mesi per il periodo successivo, e con riduzione della retribuzione, sino ad un anno dalla nascita. Già nel 1997 con propria legge regionale l'Abruzzo cercò di dare una prima risposta a questi problemi per estendere taluni benefici riferiti alla maternità anche alle donne non occupate, ma in fase di prima applicazione la legge abruzzese aveva incontrato alcune difficoltà soprattutto da parte dell'Inps chiamato ad erogare, sulla base di apposita convenzione, gli assegni mensili alle donne non occupate. Cosicche' per rispondere al meglio agli obiettivi sociali della legge e per rispondere all'elevata domanda di richiesta, lo stanziamento previsto per l'esercizio 1998 è stato fissato dal Consiglio regionale in lire 1 miliardo. (MN)