Legge elettorale regionale: una bozza della normativa che regolerà l’elezione del nuovo parlamento regionale sarà pronta a settembre, alla ripresa dei lavori consiliari.
La commissione affari istituzionali del Consiglio ha dato mandato al presidente Alberto Tedesco di predisporre una proposta di testo, secondo un’impostazione adeguata alla forma di governo definita dal nuovo Statuto regionale, entrato in vigore a maggio. Base di partenza sarà l’attuale sistema elettorale, il cosiddetto "Tatarellum", che prevede un premio di maggioranza e l’elezione diretta del presidente. Tra le novità, le questioni da definire riguardano tra le altre il numero delle preferenze a disposizione dell’elettore, il voto disgiunto tra candidato presidente e liste di appoggio, l’indicazione preventiva del partito per i candidati alla presidenza della Regione, la rappresentanza degli immigrati residenti in Puglia da oltre tre anni.
"Ringrazio i colleghi per la fiducia che mi hanno accordato ed assicuro il massimo impegno per assolvere al compito nel corso dell’estate" ha detto Tedesco. Secondo il presidente della settima commissione la legge elettorale potrebbe essere licenziata entro la fine dell’anno dal Consiglio regionale. "E’ un obiettivo che possiamo senz’altro conseguire – ha detto – muovendoci con la sollecitudine che ha caratterizzato l’impostazione data all’elaborazione statutaria".
La bozza sarà pronta a settembre, "per gli approfondimenti della commissione, il confronto di ‘correttezza istituzionale’ con il governo regionale e gli appuntamenti con le segreterie regionali forze politiche e i gruppi, loro emanazioni all’interno del Consiglio", ha anticipato Tedesco.
In un breve scambio di pareri, i commissari si sono soffermati sui rispettivi orientamenti. Mario Carrieri (Fi) ha ricordato la necessità di provvedere contemporaneamente alla stesura delle leggi e regolamenti da adottare entro i termini fissati dall’entrata in vigore dello Statuto. Ha posto l’accento, inoltre, su un confronto anticipato con la Giunta regionale, esigenza sottolineata anche da Giovanni Valente (Comunisti Italiani), "non all’ultimo minuto" e Arcangelo Sannicandro (Rc), "appena pronta la bozza".
Per Carmine Dipietrangelo (Ds) va seguito il lavoro in corso nelle altre Regioni e si può partire dalla legge attuale con correttivi che devono riguardare ad esempio la presenza femminile. Leo Magarelli (Cdu) ritiene prioritario l’incontro con i partiti, che devono recitare un ruolo fondamentale su questo argomento.
Saverio Congedo (An) ha sollecitato i colleghi a fornire indicazioni utili al mandato affidato al presidente Tedesco. I contributi non sono mancati. Alfonsino Pisicchio (Rinnovamento Puglia) ha detto "no a sbarramenti a danno delle liste minori". Michele Pelillo (Margherita) "no al listino bloccato". Mimmo Lomelo (Verdi) ha chiesto "accorgimenti per evitare la frammentazione: sì a liste rappresentate in tutto il territorio regionale, no a liste pirata che usano artificiosamente simboli e denominazioni simili ad altri partiti".
Michele Losappio (Rc) si è detto però scettico sulla possibilità di una legge elettorale condivisa da tute le forze politiche. "Non mi faccio illusioni – ha detto – lo Statuto approvato a colpi di maggioranza è un precedente che anticipa quello che potrà succedere".