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A Otranto riapre il Faro di Punta Palascìa

Data: 16/12/2008 - Ora: 09:13
Categoria: Cultura

A Otranto riapre il Faro di Punta Palascìa

Intervento cofinziato con il Programma Comunitario Leader Plus

Venerdì prossimo alle ore 11.00, presso la Sala Triangolare del Castello Aragonese, il Comune di Otranto riaprirà l'antico Faro di Punta Palascìa. Alla cerimonia interverranno, tra gli altri: Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Regionali, Nicola Vendola, Presidente della Regione Puglia, Luciano Cariddi, Sindaco di Otranto, Antonio Lia, Presidente GAL "Capo S. Maria di Leuca", Francesco Bruni, Presidente del Consorzio dei Comuni "Terra dei due Mari" e Domenico Laforgia, Rettore dell'Università del Salento, a conclusione della cerimonia di inaugurazione (inizio 13.30 Faro della Palacìa) verrà accesa la lanterna del faro.

All'interno del faro, il GAL Capo S. Maria di Leuca ha cofinanziato la realizzazione di un Museo del mare multimediale, puntando alla perfetta convivenza ed integrazione di un edificio storico con un'utilizzazione decisamente tecnologica dello stesso, attraverso l'esplicita volontà di "non coprire" e di "lasciare a vista" tutti quegli elementi costruttivi e di finitura dell'edificio che meritano di essere non solo ammirati ma anche valorizzati. Con l'utilizzo di computer ed effetti scenografici come un grande onda che sovrasterà tre ambienti, una struttura ancorata al soffitto, che si perderà nella muratura e riprenderà il percorso nella sala successiva.

Il visitatore avrà a disposizione in tal modo una finestra aperta sulle realtà del territorio circostante. Ogni passaggio, ogni spazio disponibile ospiterà pannelli, luci e tutto quanto necessario per eventuali esposizioni estemporanee o fisse: nello specifico, si fa riferimento a mostre fotografiche, di quadri, ecc. Il faro di Capo D'Otranto, detto della "Palascìa", ormai ha quasi un secolo. E' situato poco fuori Otranto lungo la litoranea che dalla città dei martiri conduce fino Santa Cesarea. In questo punto la nostra penisola raggiunge il suo estremo punto orientale. I geografi dicono che il mar Adriatico termini proprio questo punto e sempre da qui iniziano le acque del Mar Ionio (la credenza comune vuole invece che le acque dei due mari si confondano dirimpetto a S.Maria di Leuca). Il faro è uno dei cinque fari del Mar Mediterraneo tutelati dalla Commissione Europea. Costituisce spesso meta di turisti e curiosi, anche a causa della tradizione di attendere l'alba del capodanno ai piedi del faro, trattandosi della prima alba del nuovo anno in Italia.

Previsto nell'ambito dell'Intervento 4.2.1 "Recupero e fruizione dei beni culturali" del Piano di Sviluppo Locale "Parco Rurale della Terra dei due Mari" del GAL Capo S. Maria di Leuca, cofinanziato nell'ambito del Programma Operativo LEADER Plus e con fondi del Comune di Otranto, si pone l'obiettivo di valorizzare a fini turistici e ricreativi un bene appartenente alla memoria storica salentina. Con la realizzazione di iniziative di particolare fruizione del sito, il GAL ha dotato gli ambienti del faro di quelle caratteristiche di "spettacolarizzazione" e d'attrattività, finalizzate ad interessare costantemente i visitatori e di avere una capacità di attrazione anche al di fuori delle stagioni prettamente turistiche.

Tutto ciò rientra negli interventi ai quali sono interessati i 17 Comuni dell'area LEADER Plus: Acquarica del Capo, Cutrofiano, Giuggianello, Giurdignano, Minervino di Lecce, Otranto, Poggiardo, Ruffano, Salve, Sanarica, San Cassiano, S. Cesarea Terme, Specchia, Supersano, Tricase, Ugento e Uggiano La Chiesa, componenti del Consorzio dei Comuni "Terra dei due mari", il quale ha individuato i beni del patrimonio architettonico-culturale ed ambientale, oggetto del cofinanziamento. Il GAL del Capo di Santa Maria di Leuca ha come obiettivo principale la costituzione di un sistema integrato di fruizione dei beni culturali ed ambientali, organizzati secondo filoni tematici.

A tal fine nell'area LEADER Plus sono stati sostenuti investimenti finalizzati alla valorizzazione dei beni culturali dell'area, individuati fra i seguenti tematismi: preistorico come menhir e dolmen, oppure messapico-romano: siti archeologici, insediamenti vari; basiliano-bizantino: cripte, grotte, insediamenti rupestri, frantoi ipogei, musei, ed anche, a favore di boschi della macchia mediterranea, le pinete delle serre salentine e del paesaggio rurale, che insieme contribuiranno a creare il "Parco della cultura e della natura della Terra dei due mari", il quale, promosso in maniera integrata, permetterà una conoscenza complessiva degli aspetti naturalistici e ambientali e del patrimonio culturale del territorio salentino.

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