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A Carlantino, violato il diritto all'assistenza sanitaria

Data: 09/02/2006 - Ora: 11:07
Categoria: Politica

Ma a Carlantino, così come a Faeto e a Celle San Vito, i disagi dovuti all'assenza del servizio, così come la speranza per ottenerlo, non sono mai sopiti

Scongiurato il pericolo di sopprimere diversi presidi di guardia medica, non cessa la polemica a Carlantino, dove il servizio non è mai esistito. Venerdì scorso, i sindaci del Preappennino che fanno capo all'Asl Fg/3, si sono dati appuntamento a Sant'Agata di Puglia per contestare l'accordo nazionale che ipotizza una guardia medica ogni 5.000 abitanti. Dino Marino, consigliere che presiede la Commissione Sanità della Regione Puglia, durante l'assemblea ha smentito tale possibilità per la nostra regione, restituendo tranquillità a quei primi cittadini che rischiavano di non avere più il presidio nel proprio comune. Ma a Carlantino, così come a Faeto e a Celle San Vito, i disagi dovuti all'assenza del servizio, così come la speranza per ottenerlo, non sono mai sopiti. "Non smetteremo mai di chiedere la guardia medica – ha dichiarato il primo cittadino carlantinese, Vito Guerrera – La nostra popolazione è in prevalenza composta di anziani e, noto con piacere, che anche la Regione Puglia ha deciso di prendere in considerazione il discorso dell'indice di vecchiaia per la realizzazione dei servizi sanitari". La guardia medica più vicina è a Celenza Valfortore, comune distante sette chilometri da Carlantino. Ma la strada per arrivarci, già difficilmente transitabile in condizioni normali, diventa impossibile da percorrere nella stagione invernale a causa della nebbia, della neve e del ghiaccio. Distanza che si è rivelata fatale quando l'intervento del medico doveva essere immediato e quei sette chilometri, invece, hanno rubato troppo tempo. Per i cittadini di Carlantino è inconcepibile e ingiustificabile essere trattati come fossero cittadini di serie "B". "L'assistenza sanitaria – ha dichiarato Guerrera - è un diritto dei cittadini previsto e garantito dalla Costituzione italiana. In questo caso c'è una chiara violazione di questo diritto". I cittadini di Carlantino sono stanchi di aspettare e chiedono fatti concreti. Quello per cui lottano e hanno sempre lottato è un diritto, quello di essere trattati come gli altri cittadini. Il diritto a non sentirsi in un cronico stato d'emergenza. Per molte persone l'assenza del medico giorno e notte ha significato la morte, compresi molti giovani. I tempi d'attesa di un medico dalla vicina, ma a volte tanto lontana Celenza sono lunghi ed in tante occasioni al telefono della base celenzana non ha risposto nessuno.

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