E’ stato inaugurato oggi, con la partecipazione del prof. Umberto Veronesi, il nuovo centro di senologia del Policlinico di Bari (Saris), diretto dal prof. Vincenzo Lattanzio.
Il Saris, che è stato impiantato su una prima struttura di diagnostica senologica istituita nel 1992, rappresenta attualmente la maggiore struttura di diagnostica senologica in Italia. L’attività del servizio si articola su due percorsi operativi: il percorso preventivo, di diagnosi precoce per donne senza alcun sintomo della malattia; il percorso di diagnostica clinica per le donne malate. A queste ultime vengono assicurate tutte le procedure diagnostiche standard necessarie - mammografia, ecografia, citologia - oltre a quelle interventistiche.

La nuova struttura, che si estende su una superficie di 1.200 metri quadrati su due livelli, è all’avanguardia per metodologie ed apparecchiature: è infatti tra i primi centri in Italia a introdurre nella pratica clinica il mammotome, un sistema di biopsia microinvasiva in regime ambulatoriale, in grado di assicurare una diagnosi istologica definitiva evitando l’ intervento chirurgico.
Proprio sulla necessità di puntare sulla diagnosi precoce si è soffermato il prof. Veronesi: «Abbiamo i mezzi - ha detto - per scoprire precocemente il cancro al seno e curarlo; ci manca ancora la consapevolezza di tutte le donne perchè c’è ancora il retaggio del passato, secondo cui il cancro è meglio rimuoverlo, negarlo. Oggi invece - ha proseguito - bisogna avere un atteggiamento opposto perchè nel 90% dei casi se ne esce fuori bene».
Veronesi ha inoltre rilevato che «la malattia si è molto diffusa perchè purtroppo per ragioni storiche e sociali la ghiandola mammaria non svolge più la sua funzione e questo la rende più vulnerabile. Per fortuna però - ha concluso - i mezzi di diagnosi precoce, di prevenzione e le cure attuali sono tali per cui si prevede che tra qualche anno il cancro al seno non sarà più un problema».